TABELLE MILANO E ROMA DANNO BIOLOGICO

Le tabelle di Milano e Roma che cosa sono ?

Uno dei temi più delicati in ambito processuale è il risarcimento del danno non patrimoniale, in virtù dell’assenza di un valore oggettivamente valutabile a cui esso è ancorato.
Il pericolo in questi casi è la disomogeneità dei criteri adottati dalle varie corti di merito circa la quantificazione, il che comporta una serie di inconvenienti soprattutto quando parliamo di risarcimento malasanità e di risarcimento a seguito di errore medico.
Le tabelle di Milano e Roma intervengono proprio in questo contesto, ossia come strumenti omogenei di calcolo del risarcimento del danno biologico, ossia il danno non patrimoniale, soprattutto per quanto riguarda l’errore medico e i danni causati da sinistro stradale.
Si tratta di documenti paranormativi, utilizzabili da tutti gli operatori del diritto per poter calcolare l’ammontare del danno non patrimoniale. Per quanto riguarda nello specifico le tabelle di Milano, che sono le più utilizzate a livello nazionale, la Corte di Cassazione del 2011 ne ha chiarito il ruolo di unico strumento in tema di calcolo dell’ammontare del danno biologico.

TABELLE MILANO ROMA RISARCIMENTO DANNI

Come utilizzare le tabelle: i passi preliminari

Il primo passo è sapere a chi rivolgersi per casi di malasanità.
Il soggetto che vuole ottenere un risarcimento deve anzitutto scegliere un ottimo studio legale per malasanità e errore medico, perché in cause delicate come queste è fondamentale l’ausilio di professionisti del settore. Se si ha difficoltà a trovare un legale, è possibile contattare un’associazione malasanità che tutela i diritti dei malati lesi e che può assistere il cliente in ogni passaggio.
Una volta che inizierà il procedimento, un passaggio fondamentale è la nomina giudiziale del consulente tecnico d’ufficio, il quale ha il compito di aiutare l’organo giudicante stilando una relazione tecnica circa la natura e l’ammontare dei danni da malasanità e errore medico effettivamente subiti dal danneggiato. L’opera del consulente tecnico d’ufficio potrà essere coadiuvata da un consulente di parte, nominato dall’ avvocato per errore medico e malasanità.
La relazione che viene consegnata al giudice è molto importante ai fini della decisione: non soltanto fornisce la quantificazione del danno ma orienta il giudice verso l’accoglimento o meno delle ragioni del ricorrente.

I parametri delle tabelle

Le tabelle separano il danno biologico permanente rispetto alle invalidità temporanea.
La prima voce non distingue in base alla natura del danno e alla sede anatomica, ma si orienta tramite un valore in punti percentuali, che sono decisi dal consulente tecnico e confermati dal giudice in sentenza. Assieme ai punti assegnati di invalidità permanente occorre inserire l’età del danneggiato, parametro rilevante per la personalizzazione.
Per quanto riguarda l’invalidità temporanea, calcolata sulla base di un valore minimo standard, è necessario inserire in ogni casella il numero dei giorni corrispettivi a una certa percentuale di invalidità.
Anche questi valori, molto importanti per la tutela del malato, vengono estrapolati dalla relazione del consulente su cui il giudice basa la sua decisione.
Vi è poi un terzo parametro contenuto nelle tabelle, ossia le eventuali spese mediche o spese di altro tipo sostenute dal ricorrente a causa del danno da malasanità e errore medico.
E’ importante comprendere che queste spese non hanno nulla a che vedere col danno patrimoniale ma vengono considerate nel danno non patrimoniale come pregiudizio ulteriore, rispetto all’effettivo danno subito, che merita dunque di essere risarcito.
Il risultato ottenuto viene espresso in moneta avente corso legale nel territorio dello stato e consta di un minimo e un massimo che tiene conto della personalizzazione del danno, un incremento dell’ammontare risarcibile in relazione all’età del paziente e degli altri valori inseriti. In altre parole, attraverso questo range di valore si dà la possibilità al giudice di decidere se considerare o meno la personalizzazione e in che misura, garantendo comunque equità in termini di liquidazione del danno perché il range minimo e massimo è calcolato mediante le tabelle.


COME CALCOLARE UN DANNO PER LA MORTE DI UN PARENTE ? 
E’ sostanzialmente cambiata la Liquidazione nel caso sia morto per un errore medico un parente (ad esempio un genitore o un figlio, fratello o un coniuge). Le precedenti Tabelle prevedevano un danno da circa  168 mila euro fino a circa 336 mila euro; ad oggi le nuove Tabelle di Milano del 2022 danno un  valore punto di 3.365 euro con un importo massimo di 336500 euro e
i punti totali che si possono attribuire sono 118; essi dipendono dal rapporto parentale esistente tra il deceduto e la persona ricorrente. Importante quindi sono l’età del deceduto, l’età del richiedente, la convivenza e l’intensità della relazione esistente tra i 2.


Le differenze tra le tabelle di Roma e Milano 
Le tabelle di Roma e Milano sono uno strumento importante per tutelare il diritto del malato al risarcimento del danno da malasanità e errore medico.
Vi sono lievi differenze che riguardano anzitutto il valore dell’”incremento per sofferenza”, che è presente solo nelle tabelle di Milano. Anche questo, come la personalizzazione, deve essere considerato come un ulteriore danno risarcibile che può essere assegnato quando il giudice ritiene che il danneggiato abbia subito un pregiudizio particolarmente grave, a livello morale, professionale e esistenziale.
Altra differenza riguarda il valore minimo del punto base dell’indennità temporanea totale, che solo nelle tabelle di Milano è personalizzabile mentre in quelle di Roma è fisso.
Le tabelle di Milano, inoltre, vengono aggiornate ogni anno mentre l’aggiornamento delle tabelle di Roma è meno frequente.
In tempi recenti sono state introdotte nuove voci di danno che possono essere comprese nel calcolo delle tabelle di Milano, come il danno parentale, il danno da premorienza e il danno da mancato consenso informato.


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