Risarcimento Amianto Mesotelioma

Risarcimento Danni Amianto

RISARCIMENTO SALUTE 

50 SEDI in ITALIA 

70 000 VISITE OGNI ANNO 

 e 2 000 RICHIESTE 

1′ CONSULENZA LEGALE

 SENZA IMPEGNO

UN AVVOCATO DEDICATO CHE SI OCCUPA SOLO DI RISARCIMENTI PER MALATTIE DA ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO 

 

AVVOCATI PAGATI SOLO SE SI RAGGIUNGE UN RISULTATO!


SEGRETERIE CENTRALI :

Milano: 0287159422

Roma: 0692935338

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whatsup malasanità(WhatsApp – Messaggio Assistenza 24 ore)

da LUNEDI’ a VENERDI’ dalle 9.00 alle 18.00
ORARIO CONTINUATO
SABATO APERTI:  10:00 – 12:45

SIAMO DISPOSTI A VISIONARE IN TUTTA ITALIA I CASI DI AMIANTO RECANDOCI SUL POSTO SENZA IMPEGNO

Risarcimento Salute è costituito da un pool di avvocati che si occupano della tutela del malato e delle vittime di amianto in tutta ITALIA con 50 sedi ; nello specifico, del risarcimento di malattie e decessi dovuti ad esposizione all’amianto nei luoghi di lavoro con conseguente tumore al polmone (mesotelioma) o di altro genere dovuti a malattia professionale. La nostra idea è dare un servizio di alta professionalità in cui il cliente è seguito da 1 solo legale di riferimento che potrà chiamare sul cellulare privato anche nel fine settimana per ogni informazione ulteriore sulla sua pratica da esposizione all’amianto.

Tuteliamo i cittadini e le loro famiglie vittime di amianto e mesotelioma pleurico contratti nelle ferrovie dello stato italiano, nella marina militare, in aeronautica, nel corpo dei vigili del fuoco (pompieri), nelle aziende di edilizia ed in ogni  altro tipo di attività lavorativa in cui il lavoratore sia stato esposto o in contatto con amianto nelle zone di Milano Alessandria Trieste Bologna La Spezia Taranto Bari Monza Roma Napoli Torino Gorizia Genova Livorno Massa Carrara Viareggio Firenze Pistoia Mestre Pavia Voghera Broni Alessandria Verona Bergamo Brescia Ancona Pescara.


Secondo una stima fatta dall’Istituto Superiore della Sanità vi sono stati più di 4.000 decessi all’anno dovuti all’esposizione ad amianto

negli anni che vanno dal 2010 al 2016: più di 3.500 uomini e circa  500 donne.


QUANTO TEMPO ABBIAMO PER AGIRE ? 

Si hanno 10 anni: il tempo per agire contro il datore di lavoro presso il quale il lavoratore è stato in contatto con l’amianto è di dieci anni dalla conoscenza della malattia e della connessione all’origine professionale della stessaIl contatto professionale, di regola, risale a prima del 1992, anno in cui l’asbesto è stato vietato, a meno che l’azienda non abbia rispettato la norma ed abbia prolungato l’uso della sostanza cancerogena o non abbia provveduto alle bonifiche ambientali imposte per legge. In pratica, essendo le patologie causate dall’amianto “lungolatenti”, si agisce oggi in virtù dell’esposizione pericolosa verificatasi anche diversi decenni fà.

QUANTO COSTA ?

La consulenza legale sarà pagata dal cliente solo a risarcimento ottenuto. Se non si raggiunge un risultato nulla sarà dovuto all’avvocato che ha seguito la pratica.


Articolo su PARMAPRESS24 dedicato a  RISARCIMENTO SALUTE

in cui si approfondisce il discorso sui risarcimenti spettanti ai ferrovieri ed ai lavoratori esposti ad amianto nelle ferrovie dello stato italiano. (28 maggio 2018)


Articolo su ZETAPRESS.IT dedicato a  RISARCIMENTO SALUTE

in cui si parla di Risarcimento per tumori da Amianto e mesotelioma.

articolo di giornale sul risarcimento da amianto e mesoteliomadaniele viola


Articolo su PISA NEWS  dedicato a RISARCIMENTO SALUTE in cui si parla dei lavoratori vittime di Amianto e Mesotelioma in Toscana

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Articolo su PORDENONE NEWS dedicato a RISARCIMENTO SALUTE in cui si parla di Risarcimento per tumori da Amianto e mesotelioma nella zona di Pordenone e Trieste
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Intervista a RADIO LOMBARDIA sui problemi di Amianto in Italia.  (Dott. Daniele Viola e Avvocato Fiora Petrocchi. Aprile/2019 )

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Intervista a RADIO LOMBARDIA –  aprile 2019.

Intervista su Mi Tomorrow al Dott. Daniele Viola sulla Tutela del Malato e Amianto

intervista tutela del malato e amianto
(Milano, 22 – 01 – 2021)

BLOG E NEWS SULL’AMIANTO


Risarcimento Salute e la società Genesi 3.0 con l’avvocato Fiora Petrocchi seguono già vari casi di amianto per tutelare i lavoratori che hanno svolto servizio presso le ferrovie dello stato, marina, cantieri navali e aziende pubbliche / private ed hanno contratto tumori e mesotelioma pleurico.

VIDEO di 1 MINUTO con SPIEGAZIONE su cosa fare per i malati da amianto:

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CONSULENZA LEGALE E VISIONE ABITAZIONE:

Prima Valutazione legale gratuita  da parte degli avvocati che si occupano in Italia di risarcimento da mesotelioma per le vittime che abbiano contratto una malattia o siano deceduti perchè esposti all’amianto . Accerteremo le condizioni di procedibilità del vostro caso dopo aver analizzato e studiato i seguenti documenti:

1- diagnosi mesotelioma
2- libretto di lavoro o estratto previdenziale Inps
3- contratto di lavoro
4- certificazione malattia professionale inail o richiesta
5- eventuali testimonianze sulla presenza di amianto in azienda
6- eventuali altri casi di colleghi ammalatisi di mesotelioma

NB:  incontreremo direttamente il cliente per conoscerlo, capire bene la dinamica dei fatti e concordare insieme la strategia legale.

E’ importante sapere che ogni associazione per amianto in Italia necessita di un avvocato per poter agire legalmente; quindi è fondamentale avere un legale che si occupa di problemi di esposizione ad amianto quotidianamente e si muova per incontrare il cliente e vedere il luogo dove si è avuto il problema (azienda privata o statale).

NB: RIGUARDO le rendite e gli indennizzi per malattia professionale da amianto (tumori o mesotelioma pleurico) si ha diritto alla rendita Inail nel caso venga riconosciuta la patologia dal 16% in poi; mentre per avere un indennizzo Inail bisogna avere riconosciuta una lesione dal 6 % al 15%.


Corresponsabilità datoriale nel caso in cui un lavoratore affetto da mesotelioma (tumore) dovuto ad esposizione di fibre di amianto abbia lavorato per più aziende e quindi più datori di lavoro.
In questo caso il lavoratore   malato di amianto potrà intentare un’ azione legale (come la Corte di Cassazione sentenza n. 6939 nel marzo 2019 indica che nei casi di controversia in cui ci siano più aziende si ha una responsabilità solidale da parte si tutte) chiedendo il totale ristoro all’ultima azienda presso cui ha prestato servizio anche se questa è responsabile per una sola quota dell’evento lesivo.
Importante quindi dire che si può richiedere un risarcimento per danni da amianto anche all’ultima azienda in cui il lavoratore abbia prestato servizio. Ovviamente se un lavoratore abbia lavorato per una unica azienda e per un periodo medio lungo è molto più semplice.
È fondamentale che l’azienda sia ancora esistente o comunque  rappresentata da altre imprese in cui possono esserci state fusioni o subentri. Il datore di lavoro deve esistere è fondamentale questo concetto.

ESAME BAL PER CAPIRE SI VI E’ AMIANTO NEI POLMONI: 

L’amianto porta a placche pleuriche e mesotelioma in seguito all’esposizione subita nel passato. Le placche pleuriche sono micro noduli che possiamo trovare tramite una Tac al torace. Per una maggiore verifica certa però è consigliabile l’esame BAL lavaggio bronchiolo alveolare che è una procedura in cui tramite il naso si arriva ai polmoni con un broncoscopio verificando o meno la presenza di fibre di amianto all’interno del polmone stesso. Bisogna dire che è un esame  invasivo  e poco piacevole ma molto utile dal punto di vista probatorio.

I NUMERI DELL’ AMIANTO IN ITALIA:

Secondo i dati  INAIL di aprile 2021 sono state più di 400 le denunce di mesotelioma in Italia dovute a malattia professionale (anno 2020); di cui più di 350 erano casi in cui è stato riconosciuto il nesso con l’esposizione all’amianto durante l’attività lavorativa.

Analizzando i dati dell’amianto e delle persone decedute in Italia nel 2017 per mesotelioma e malattie tumorali correlate indubbiamente si capisce che i decessi sono in aumento. Nel 2017 infatti ci sono state 6000 persone morte per mesotelioma e tumori al polmone in tutta Italia di cui 2 mila nella sola Lombardia; proprio nella regione con capoluogo Milano si sono registrati la maggior parte dei decessi per amianto.

Il 33% del materiale tossico amianto in Italia  è presente  nella sola Lombardia, esponendo Milano ed i lavoratori che hanno avuto contatti con questo materiale KILLER durante le ore lavorative ad un forte rischio di contrarre tali tumori.
Bisogna anche avvisare i cittadini che sono presenti in Italia ancora 40 milioni di tonnellate di amianto da bonificare. L’amianto è presente sia negli edifici privati che in quelli pubblici ad esempio si registrano più di 2000 scuole, circa 250 ospedali e 1000 edifici culturali in cui è presente attualmente amianto.
L’apice dei decessi per amianto si pensa sarà intorno al 2025; calcolando che nel 2000 i morti per amianto sono stati circa 3500 ora siamo arrivati nel 2017 a 6000, quindi sono quasi raddoppiati. Per la salute delle persone esposte alle fibre di amianto deteriorate che si espandono nell’aria dell’ambiente lavorativo è ormai certo a livello scientifico che causano danni irreparabili come il mesotelioma,  il tumore alle ovaie, al polmone, al colon tumori alla faringe e alla laringe.

COSA SONO I DANNI DA AMIANTO?

Come riconoscere i danni da amianto e come ottenere un risarcimento? I danni da amianto sono patrimoniali (spese sostenute) e non patrimoniali (danno biologico, morale ed esistenziale) subiti da chi ha contratto una malattia a causa di passata esposizione professionale all’amianto a cui i nostri legali faranno ottenere un indennizzo come risarcimento previa perizia medico legale che attesti la connessione. Le patologie causate dall’amianto possono essere lungolatenti perché si manifestano da 10 fino a 40 anni dall’esposizione pericolosa per cui si agisce oggi in virtù di un contatto verificatosi anche diversi decenni fà. I risarcimenti per amianto implicano danni che vengono risarciti con cifre importanti fino a diventare maxi risarcimenti a favore dei familiari in caso di decesso.

COME OTTENERE RISARCIMENTO PER VITTIME DI AMIANTO E A CHI SPETTA ?

 A chi spetta il risarcimento da mesotelioma tumore al polmone contratto sul lavoro in azienda o in ferrovia per la vicinanza ed il contatto con l’amianto?  Il risarcimento danni da amianto inail spetta sia ai soggetti che hanno contratto una malattia lesiva della salute dovuta all’esposizione professionale all’amianto (o asbesto) ai loro eredi e ai soggetti che a causa dell’esposizione, pur non avendo subito una lesione all’integrità psico-fisica, hanno subito un turbamento psichico dimostrabile. Si tratta essenzialmente di un danno, un mesotelioma, un tumore dovuto all’esposizione all’amianto, molti sono i casi dei ferrovieri nelle ferrovie dello stato, che il lavoratore ha subito e quindi potrà ottenere un risarcimento per malattia professionale amianto.Purtroppo molti “ex esposti” scoprono solo oggi patologie causate dalla inalazione di polveri di asbesto. L’esposizione può essere stata causata sia dall’aver lavorato nei vari settori della filiera dell’amianto (dall’estrazione della materia prima alla produzione industriale, dall’assemblaggio al montaggio dei moltissimi manufatti realizzati con l’asbesto), sia dall’aver sostato per apprezzabili periodi di tempo in ambienti dove era presente amianto (anche semplicemente contenuto in manufatti come un tetto di eternit o come la famosa fibra di amianto utilizzata quale isolante).Con un tentativo di conciliazione cui seguirà, in caso di esito negativo, l’azione giudiziaria per ottenere il risarcimento danni da  esposizione ad amianto sfociato poi in mesotelioma pleurico.

Insieme agli avvocati qualificati operano medici legali che prestano assistenza a chiunque abbia subito una malattia, anche mortale, a causa dell’esposizione professionale all’ amianto e che meriti il giusto indennizzo per morte e danno biologico contratto lavorando nelle aziende per mesotelioma pleurico,in marina militare,in aeronautica e nelle ferrovie di stato a Milano Roma Torino Napoli Bologna Genova Monza Pavia Broni Livorno Massa Carrara Viareggio  Firenze Pistoia Trieste Genova Venezia Alessandria Taranto Verona Bergamo e in tutta Italia.Ogni associazione per amianto è al fianco di tutti i lavoratori esposti ad agenti tossici e nocivi e quindi non solo nel caso in cui si verifichi il mesotelioma o altro problema alla salute legato esclusivamente all’esposizione all’amianto, ma anche altre malattie contratte sul lavoro dai lavoratori stessi. La cosa importante è che ogni associazione per tutelare legalmente l’utente necessiterà per forza di un avvocato specializzato in cause e problematiche di asbesto – amianto.


RENDITE E RISARCIMENTO PER MALATTIA PROFESSIONALE PER I LAVORATORI ESPOSTI ALL’AMIANTO IN AZIENDA (INPS AMIANTO):

Nonostante la normativa italiana del 1992 abbia bandito la lavorazione dell’amianto (o asbesto), i lavoratori ex esposti continuano ad ammalarsi.Le malattie asbesto correlate sono lungolatenti e compaiono anche dopo quaranta cinquanta anni dalla esposizione alla sostanza cancerogena.

Per coloro che sono stati esposti sul luogo di lavoro all’amianto è fondamentale sapere che, difronte alla insorgenza di una malattia, come il mesotelioma o l’asbestosi è possibile tutelarsi dal punto di vista professionale ed economico.Lo Stato concede benefici attraverso l’Inps ai fini del prepensionamento e attraverso l’Inail ai fini del riconoscimento della malattia professionale con la conseguente erogazione di una rendita, nonché attraverso il Fondo Vittime dell’Amianto, gestito dall’Inail per l’erogazione della prestazione aggiuntiva.

Ma non finisce qui: è possibile anche chiedere un risarcimento al datore di lavoro che ha esposto il lavoratore alla sostanza pericolosa dell’amianto senza le necessarie protezioni.Per cui, nei casi in cui la persona affetta da patologia asbesto mesotelioma sia stata dipendente di una azienda, ancora esistente e solvibile, dove veniva lavorato l’amianto oppure dove erano presenti contaminazioni da amianto, la vittima e/o i suoi familiari hanno diritto ad un indennizzo economico.

Da Firenze tramite il giornale La Nazione si è evidenziato quante persone siano decedute in seguito a mesotelioma contratto durante il lavoro perché troppo vicine o a contatto con l’amianto.
Molti parenti delle vittime stanno facendo causa alle ferrovie dello stato, alla marina militare o ad aziende private per avere un risarcimento da danni da amianto.In particolare si è evidenziato che molte cause attive per amianto in cui i cittadini hanno richiesto azioni legale ad associazioni per amianto o ad avvocati siano a Livorno Massa Carrara Pistoia e Firenze.
Spesso una volta dimostrato che il lavoratore ha contratto mesotelioma in seguito al contatto con amianto presente nell’azienda che non ha tutelato il suo dipendente arriva a livello civile la sentenza del tribunale che condanna ad un risarcimento in favore dei familiari della vittima di Amianto. In particolare a Livorno e provincia ci sono stati più di 150 casi di mesotelioma pleurico dovuto a responsabilità professionale che portano al decesso del lavoratore.

Ovviamente la famiglia si cerca di tutelare legalmente tramite una associazione per la tutela legale da amianto o tramite avvocati  a Milano Roma Firenze Massa Carrara Livorno Pistoia Taranto Alba Alessandria Genova Bologna ed in tutte le altre parti d’Italia.I siti in amianto o con attività industriali aventi struttura all’interno con il pericoloso amianto sono ancora moltissimi in Italia;allo stesso modo sono presenti tantissimi edifici pubblici ancora con Eternit o amianto all’interno. Il risultato finale è  che il decesso di migliaia di lavoratori/ cittadini ogni anno in Italia.

Sentenza del 2020 importante dal Tribunale di Siracusa per un decesso del lavoratore di Augusta in cui dopo essersi ammalato di tumore al polmone ha perso la vita. I famigliari ricorrente hanno avuto un risarcimento milionario per morte da amianto del parente. Quindi in seguito alla decisione del giudice del lavoro il Ministero della Difesa si è visto condannato perchè responsabile del decesso del dipendente dell’Arsenale dove aveva lavorato per anni nella sala macchina della nave esponendosi all’amianto per molti anni di lavoro.

AMIANTO (O ASBESTO)

L’amianto (o asbesto) è una sostanza cancerogena composta da fibre sottilissime, flessibili e resistenti al calore e per tali qualità è stato ampiamente utilizzato in passato per le sue proprietà isolanti, sia nelle coibentazioni, sia nella realizzazione di materiali compositi (si pensi all’eternit utilizzato per i tetti). Le fibre di amianto sono pericolosissime, tanto sottili da non essere percepite ad occhio nudo (lunghe fino a 50 µm, larghe anche meno di 0,5 µm) e capaci di infiltrarsi negli alveoli polmonari con la semplice respirazione, circostanza verificatasi in tantissime attività industriali fino al 1992. Purtroppo, l’inalazione di queste microfibre comporta malattie polmonari gravissime che possono manifestarsi anche dopo 10-40 anni dall’esposizione (alcune stime calcolano 15-60 anni), sia stata essa breve o duratura. Purtroppo le bonifiche di amianto sono state tardive in Italia e attualmente sono ancora in atto in molti luoghi.

Il picco di malati di mesotelioma in seguito alla esposizione ad amianto leggendo la cronaca si sta spostando dal 2021 al 2023 e comunque rientrerà per molti esperti nella decade 2020 / 2030

PATOLOGIE

Le malattie tipiche degli ex esposti all’amianto più riscontrate sono l’asbestosi, il carcinoma polmonare ed il mesotelioma pleurico, ma si riscontrano anche placche ed ispessimento della pleura, mesotelioma pericardico, mesotelioma peritoneale ed mesotelioma della tunica vaginale e del testicolo. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il D.M. 10/6/2014 ha inserito anche il tumore dell’ovaio e quello della laringe tra le malattie amianto-correlate ad elevata probabilità di origine professionale.

La maggior parte di queste patologie, ad oggi, sta uccidendo migliaia di persone ogni anno (circa 5000 in Italia) e gli esperti ritengono che tale numero continuerà ad aumentare fino a raggiungere il picco nel 2029.Le ferrovie dello stato e la categoria dei ferrovieri è soggetta a grosso rischio di contrarre tumore  da amianto mesotelioma; infatti aver lavorato a stretto contatto con carrozze e binari pieni di amianto ha portato a tanti casi di richiesta di risarcimento di ferrovieri per mesotelioma pleurico vittime di malattia professionale negli anni passati.

 COME QUANTIFICARE IL DANNO ?

Come è possibile quantificare un danno da amianto che ha portato alla morte per tumore polmonare mesotelioma? Le cifre liquidate dai Tribunali sono importanti e variano a seconda dell’età della persona che ha contratto la malattia, dal numero dei familiari, dal relativo grado di parentela, dall’eventuale convivenza e così via. Importanti sono anche la sofferenza patita dalla vittima per danno da amianto e la sua durata, in termini di invalidità temporanea e permanente, nonché di trasmissione del relativo risarcimento agli eventuali eredi. Rilievo ha anche la condotta del datore di lavoro: rispetto della normativa in termini di bonifica degli ambienti insalubri, obbligo di protezioni, ecc. Nei casi più gravi, in cui l’ex esposto all’amianto venga a mancare, è riconosciuto un maxi risarcimento ai familiari.

Le sentenze più recenti hanno liquidato per risarcimento da amianto indennizzi da 80 mila euro ad oltre un milione di euro dal nord al sud d’Italia a Milano Roma Napoli Bologna Monza Livorno Firenze Trieste Genova Venezia Pavia Alessandria Taranto Pavia. Risarcimento amianto e casi di tumore mesotelioma studi legali avvocati associazione per amianto a Milano Roma Torino Napoli Bologna Monza Pavia Broni Livorno Massa Carrara Viareggio  Firenze Pistoia Trieste Genova Venezia  Alessandria Taranto Gorizia La Spezia Mestre e tutta Italia.

COME DIMOSTRARE L’ESPOSIZIONE PROFESSIONALE?

Per dimostrare l’esposizione professionale all’amianto ed ottenere il risarcimento relativo alla patologia ingiustamente contratta, è fondamentale che il lavoratore abbia prestato la sua attività in una azienda, ancora attiva e solvibile, dove sia documentabile l’avvenuta presenza della sostanza nociva. Meglio se l’azienda è pubblica. Meglio se l’esposizione è stata pluriennale. E’ inoltre fondamentale che il lavoratore non abbia prestato la sua attività in molte aziende altrimenti, alla luce delle evidenze scientifiche,  diventerà molto complicato per non dire impossibile dimostrare il vero responsabile.

ENEL Amianto negli impianti geotermici :

Problema di presenza di amianto ad esempio  ENEL negli impianti geotermici a Larderello, Travale sul Monte Amiata, Santa Barbara nel Valdarno, Porto Corsini (Ravenna) infatti  erano stati tutti coibentati in amianto: pompe, compressori, turbine, tubazioni, vapordotti, addirittura i soffitti dell’impianto geotermico erano fatti di amianto e pericolosi per i lavoratori esposti. Gli operai manutentori negli impianti geotermici con amianto svolgevano l’attività di controllo e ripristino per cui anche smaltimento e rifacimento delle coibentazioni con massiccia esposizione alle polveri sottili di amianto stesso. Troppi, oggi, sono gli ex dipendenti di Enel colpiti da patologie asbesto correlate  per l’utilizzo di amianto senza adeguate disposizioni di protezione per il lavoratori. Infine da segnalare la sentenza nel 2022 contro Enel in cui la si condanna per un risarcimento da tumore mesotelioma da amianto a Firenze; Enel dovrà pagare oltre 1 milione di euro ai familiari dell’operaio morto per aver fatto senza le dovute protezioni il manutentore elettrico poi risultato vittima di tumore al polmone.
Non vi era sicurezza sul lavoro e l’avvocato espero di amianto ha dimostrato il nesso di causalità tra malattia ( tumore al polmone da amianto) e il lavoro svolto dall’operaio all’interno di Enel presso la sede di Livorno per circa 20 anni. (Fonte : ONA notiziario del 28 Giugno 2022)

DANNO DA PAURA DI AMMALARSI: 
Una grande notizia per gli esposti all’amianto affetti da placche
pleuriche. La recentissima sentenza della Suprema Corte (ottobre 2017) riconosce alla persona affetta da placche pleuriche il pagamento del danno morale dovuto alla paura del soggetto di conseguire il mesotelioma a causa della pregressa esposizione alle fibre killer. La notizia è stata riportata da: sole 24 ore danno amianto


EVOLUZIONE NORMATIVA SULL’ AMIANTO

 Nonostante la pericolosità dell’amianto fosse conosciuta fin dall’antichità  solo nel 1943 la legge n. 455 inserisce l’asbestosi tra le malattie professionali e stabilisce una presunzione di generale pericolosità delle polveri. In Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada già dai primi del Novecento si approfondiscono studi e conoscenze sulle malattie dovute all’esposizione all’amianto ed alla metà degli anni ’60 tali conoscenze sono diffuse anche in Italia.

Purtroppo però bisogna attendere la Legge 257/92 per veder sancito il divieto di attività di estrazione, importazione, esportazione, produzione e commercializzazione dell’amianto. Dopodiché, con i decreti emessi tra il 1994 e il 2006 si disciplinano la tutela della salute pubblica e dei lavoratori, dell’ambiente, dello smaltimento dei rifiuti, del controllo sulle attività di bonifica.

RICHIESTA INAIL ASSEGNO MENSILE PER AMIANTO:

Come fare  domanda per ottenere la rendita vitalizia per tumori contratti sul lavoro da amianto? Il lavoratore che ha contratto un tumore da amianto in quanto esposto durante il suo lavoro in azienda può chiedere all’ Inail il riconoscimento della malattia professionale; egli avrà diritto ad una rendita vitalizia consistente in un assegno mensile in base alla gravità della malattia e all’età. In caso il lavoratore sia deceduto l’assegno verrà corrisposto al coniuge e ai figli che non siano ancora economicamente autosufficienti. La domanda per la rendita vitalizia può essere presentata con l’aiuto di un patronato dei lavoratori  ma spesso accade che  la richiesta non venga accolta; è quindi necessario rivolgersi ad un avvocato esperto di Inal e amianto il quale potrà assistere la persona per ottenere l’assegno da malattia professionale per danni causati da amianto se pompiere o vigile del fuoco,nelle ferrovie dello stato, o nei cantieri navali o nell’esercito o nell’edilizia o in società che hanno esposto i loro lavoratori a polveri da amianto cagionandone un danno alla loro salute.Un ulteriore  riferimento evidente  va fatto per mesotelioma causato da amianto agli operai delle officine grandi riparazioni e delle officine elettriche delle Ferrovie dello Stato; per i soggetti esposti fino agli anni 1985 – 1986 si possono ottenere risarcimenti anche in via stragiudiziale.

SETTORI DI UTILIZZO

Fino al 1992 l’utilizzo dell’amianto è stato abbondante e trasversale in molti settori economici: dall’industria, all’edilizia, dalla cantieristica navale al settore trasporti con più di 3000 prodotti realizzati a base di asbesto; inoltre il settore delle ferrovie dello stato ha portato a molti lavoratori ferrovieri che hanno contratto mesotelioma pleurico.Anche i pompieri vigili del fuoco che sono stati a stretto contatto con l’amianto possono richiedere un risarcimento per danno da esposizione ad amianto stesso;infatti  se  hanno contratto mesotelioma pleurico in seguito all’ utilizzo di tute ignifughe con amianto sarà cura del legale  affiancare il paziente malato.

indennizzo inail mesotelioma e giustizia

Solo per citarne alcuni: dal linoleum ai guanti da forno, dai teli da stiro a certi intonaci, da carte e cartoni alle coperture di eternit, dalle tute protettive antifuoco ad alcuni elettrodomestici.

Col divieto di utilizzo dell’amianto la normativa italiana ha imposto anche la bonifica dei siti ma si tratta di un’opera immensa. Dalla mappatura risulta che sono ancora circa 34 mila i siti contaminati e circa 32 milioni le tonnellate di amianto presenti in Italia. Con i ritmi attuali ci vorranno più di 80 anni per portare a termine l’opera di bonifica.

Recente sentenza della Corte di Cassazione 35228 / 2022 riguardo l’amianto presente nell’Aviazione civile e l’esposizione dei lavoratori ad essa connessi. Si è arrivati alla definitiva conferma del grosso rischio espositivo dei lavoratori della aviazione  alle fibre killer di amianto. L’Aeronautica militare ha utilizzato aerei con all’interno amianto (antincendio, resistente e leggero). I meccanici e chi si occupava delle riparazioni di motori e aerei erano sicuramente a rischio contagio – esposizione all’amianto e si riportano mesoteliomi nel settore della aviazione – aereonautica già registrati.

DATI 2017:  L’ ONA ad agosto 2017  ha fornito i dati in Italia del mesotelioma tra il 2015 e il 2016 ci sono stati 3700 nuovi casi di mesotelioma pleurico, quindi tumore al polmone dovuto alla contaminazione da amianto. Risarcimento per morte da mesotelioma dovuto ad amianto, risarcimento inail amianto mesotelioma Milano Monza Taranto Alessandria  Pavia Broni Bologna Torino Roma Napoli Genova Savona La Spezia Mestre Firenze Pistoia Massa Carrara Livorno e tutta Italia. I maggiori luoghi pericolosi per l’esposizione all’ amianto e successivo mesotelioma sono vari tra cui l’edilizia e l’ industria metalmeccanica o tessile; Sovente si hanno avuti risarcimento da mesotelioma e amianto nei cantieri  navali e nelle ferrovie dello stato. Risarcimento mesotelioma professionale legali specializzati Milano Monza Taranto Alessandria Bologna Torino Roma Napoli Genova Savona La Spezia Firenze Pistoia Livorno Massa Carrara Broni Pavia e tutta Italia.

La presenza di amianto negli ospedali di Milano Roma Torino Bologna Firenze e tutta Italia  può rappresentare un rischio per la salute dei pazienti e del personale medico. L’amianto era stato utilizzato nella costruzione di edifici ospedalieri e negli impianti di riscaldamento e raffreddamento. L’esposizione all’amianto può causare il mesotelioma, una forma rara di cancro che colpisce la membrana sottile che copre gli organi interni. Anche le fibre corte e sottili di amianto possono essere cancerogene per i polmoni. Il rischio di esposizione può essere ridotto attraverso la rimozione dell’amianto dalle strutture ospedaliere e l’adozione di misure di prevenzione, come l’uso di maschere protettive durante i lavori di manutenzione e di demolizione. È importante monitorare la presenza di amianto negli ospedali e adottare misure di sicurezza appropriate per proteggere la salute dei pazienti e del personale medico che ci lavora ogni giorno.

DANNI DA AMIANTO E COSTI PER LA SOCIETA’ :

Preoccupante e’ la stima di spesa che l’ Ona ha preventivato per curare i malati di TUMORI AL POLMONE (MESOTELIOMA) nei prossimi 10 anni infatti si tratta di una cifra considerevole,5 miliardi di euro che il welfare dovrà esborsare. In particolare il costo preventivo per assistere ogni paziente affetto da mesotelioma si aggira sui 40.000 euro che moltiplicato per i circa 100 mila pazienti nei prossimi 120 anni da addito ad un ammontare macroscopico di risarcimenti e costi per danno causato da tumori al polmone da amianto. Milano 2017.

Le bonifiche attuali di amianto e rimozione di questo materiale killer sono totalmente insufficienti; utilizzato in molti di settori (edilizia, ferrovie, navi, scuole ecc) le fibre che si disperdono nell’aria risultano letali a lungo latenza creando tumori a vari organi del corpo dei lavoratori esposti. I dati dicono che meno del 5%  dei luoghi con amianto siano stati bonificati e si calcolano 80 anni per completare la bonifica totale in Italia.

NOTIZIE UTILI PER LA SALUTE:

Non tutti sanno che in virtù della sola esposizione all’ amianto si può chiedere risarcimento del danno biologico quando si accusa una  patologia fisica o morale quando invece si ha un turbamento psicofisico (da dimostrare) conseguente dall’essere stato esposto a un materiale killer; per ottenere risarcimento del danno da amianto ci si può rivolgere a un avvocato o studi legali che vantano esperienza nel settore amianto a Milano Roma ed in tutta Italia.

Cosa intendiamo con la parola Amianto?  è un nome che indica una serie di fibre naturali a cui i soggetti umani  sono esposti per via aerea; è capace di indurre una infiammazione che a sua volta favorisce la trasformazione neoplastica che sfocia in una fibrosi. L’esempio più tipico è quello della fibrosi polmonare e un danno genetico e di trasformazione neoplastica delle cellule che porta al tumore da amianto Questi sono i due grandi elementi che determinano la tossicità per cui il cittadino lavoratore che si ammala di tumore da amianto – mesotelioma merita un risarcimento ed un indennizzo Inail.
La cosa grave è che attualmente non abbiamo una cura definitiva per guarire dal mesotelioma al di là della chemioterapia prevista per chi abbia contratto la patologia.

NB: Altra informazione utile da sapere è che lo stato italiano offrirà fino al 2020 l’indennizzo di circa 5500 euro per le persone affette da mesotelioma non esposte professionalmente che ne facciano richiesta personalmente o tramite gli eredi entro 90 giorni dal decesso; il tutto perchè lo stato ritiene di dover indennizzare  i malati di tumore da amianto mesotelioma (asbesto correlato). Importante è che sia fatta domanda per l’indennizzo da mesotelioma tramite appositi  moduli che si possono richiedere all’Inail.

Situazione esposizione amianto all’estero: ADAO (Associazione che si occupa di vittime amianto negli Stati Uniti) ha stimato una proiezione di varie migliaia di persone morte in seguito ad esposizione ad amianto. Gli Stati Uniti sono uno dei paesi in cui la politica è contrariata a togliere completamente l’utilizzo dell’amianto. Sembra incredibile ma nel mondo attualmente l’amianto è vietato non da tutti i paesi ma da poco più di 50.


Quale è la quantità di fibre di amianto respirate dai lavoratori per creare un tumore al polmone come il mesotelioma?

La quantità di fibre di amianto necessarie per causare un tumore al polmone come il mesotelioma era in passato sconosciuta. Si ritiene che l’esposizione ad un’alta concentrazione di fibre di amianto per un periodo di tempo prolungato sia necessaria per sviluppare questa malattia. Pertanto, i lavoratori esposti all’amianto possono aumentare il rischio di sviluppare il mesotelioma a seconda della quantità e della durata dell’esposizione. Si è poi capito che il Mesotelioma insorge anche dopo brevi e modeste esposizioni con latenza mediana di circa 40 anni ed ovviamente più  il lavoratore si è esposto più vi è rischio.
Ogni esposizione, eccetto quelle degli ultimi 10 anni, contribuisce; 1 ff/ll è il valore di restituibilità degli ambienti bonificati
I valori di restituibilità degli ambienti bonificati da amianto variano in base al tipo di amianto presente, al tipo di bonifica effettuata e alla destinazione d’uso dell’area bonificata. Generalmente, i valori di restituibilità accettabili sono compresi tra 0,01 ff/ll (fibre/litro) e 0,2 ff/ll.

Quali sono gli ambienti lavorativi in cui hanno trovato la maggior densità di fibre di amianto ? 

Gli ambienti lavorativi in cui è stato trovato un alto livello di fibre di amianto sono principalmente quelli che coinvolgono la lavorazione e la produzione di materiali contenenti amianto, come l’edilizia, l’industria mineraria, i cantieri navali, le Ferrovie delle Stato, le industrie meccaniche, l’industria tessile, siderurgiche e l’industria delle costruzioni. Altri ambienti lavorativi in cui l’amianto è stato rinvenuto in grandi quantità includono le officine meccaniche(Ferrovie dello Stato), i laboratori chimici, le fonderie, le centrali elettriche, le miniere, i depositi di materiali edili e i cantieri navali.


3 CASI DI RISARCIMENTO PER AMIANTO:

Il giornale di Caserta riprende la vicenda di un risarcimento riconosciuto al parente di un ex militare morto per un tumore da Amianto. Il deceduto aveva lavorato come macchinista /motorista nell’aeronautica    venendo a contatto con le polveri di amianto. Il mesotelioma contratto in circa quarant’anni di servizio a contatto con guarnizioni  Era quasi inevitabile.
La vedova sono stati riconosciuti trecentomila euro di risarcimento per mesotelioma  Che aveva causato il decesso del marito.

Altro caso di risarcimento d’amianto avvenuto a Trieste in seguito alla richiesta degli eredi per il decesso del genitore a sessantuno anni.
Con la mansione di operaio era stato esposto presso il Porto di Trieste per vari anni alle fibre di amianto causando un tumore mortale.
Il risarcimento ottenuto dalla famiglia e’ stato di circa cinquecentomila euro.

Fincantieri è stata condannata al risarcimento per i familiari di un ex lavoratore deceduto a Napoli;  Totale la somma che l’azienda dovrà risarcire sarà di circa 1.5 milioni di euro.
L’operaio aveva prestato servizio per più di vent’anni come elettricista nelle sale macchine delle navi in cantiere. Ovviamente la mancanza di protezioni necessarie l’aveva messo in stretto contatto con le fibre di amianto che hanno causato poi la morte.
La sentenza per il risarcimento da amianto è stata emessa dal tribunale di Napoli nel 2020.