Quali sono i tempi per un risarcimento da malasanità ?
In un risarcimento per malasanità la prima domanda del paziente leso da errore medico spesso è quali siano i tempi per arrivare ad una conclusione ed ottenere giustizia.
Prima di tutto bisogna verificare che vi siano le possibilità di agire legalmente nei confronti dell’ospedale o del medico e che si sia verificata una negligenza nell’agire.
Una volta che si ottiene la cartella clinica dalla struttura ospedaliera (che già implica un massimo di 30 giorni di attesa) si potrà iniziare tramite l’avvocato a valutare con un medico legale specialista nel settore del quale il paziente ha subito il danno (esempio ortopedico, chirurgico,cardiologico,oculistico,oncologico) la posizione in essere.
I tempi per ottenere un risarcimento da errore medico e malasanità dipendono dalla velocità in cui si redige una perizia medico legale (che dovrà essere pronta in pochi mesi infatti aspettare 1 anno per avere una perizia medico legale dilata ulteriormente i tempi) che l’avvocato farà valere con l’assicurazione che tutela il medico o l’ospedale oppure con ufficio legale dell’ospedale stesso in auto assicurazione.
Purtroppo bisogna evidenziare che le tempistiche di risposta da parte dell’assicurazione delle strutture ospedaliere sono a volte di vari mesi quindi l’iter si potrà aprire nel giro di circa 3 mesi; dopodiché il paziente verrà invitato a visita e qui passeranno altri mesi.
Una volta ottenuta la possibilità di essere visitato dalla controparte per una valutazione del danno si avrà un altro lasso di tempo (qualche mese) in quanto non sempre basta una semplice valutazione ma ci sarà poi una riunione da parte dell’equipe medica legale dell’assicurazione per fare una valutazione sul caso in essere, sul danno esistente del paziente;il tutto farà passare altri mesi per un totale di circa 8/12 mesi da quando il legale ha iniziato l’iter di risarcimento (sempre che il legale in accordo con il cliente non faccia da subito una azione di ATP che spiegheremo in seguito cosa implica e che vantaggi porta in relazione al taglio dei tempi per avere una soluzione più veloce).
Qui si aprono due strade:
1- la prima in cui l’ospedale dopo aver fatto una visita al paziente leso e fatto una riunione per valutare quanto risarcirlo inizia a dialogare con l’avvocato cercando una soluzione bonaria.
2- La seconda via è il rifiuto o rigetto da parte dell’assicurazione della struttura ospedaliera del medico a trattare un risarcimento economico in quanto per loro non vi sono i presupposti di negligenza o malasanità.
La seconda situazione ovviamente apre lo scenario di una tempistica maggiore per ottenere risarcimento in quanto si dovrà procedere tramite accertamento tecnico preventivo (ATP) oppure tramite mediazione e causa che porterà sicuramente a dilatarsi i tempi.
Dal momento del deposito dell’accertamento tecnico preventivo da parte dell’ avvocato del paziente leso si avrà in circa 6 / 8 mesi un riscontro da parte della CTU nominata dal giudice se esiste o meno l’errore medico;mentre se si percorre la via della mediazione e questa risulterà negativa, dal momento in cui si inizierà la causa fino ad arrivare a sentenza si avrà una tempistica media di 3 anni.
Quindi riflettendo sui tempi per ottenere il prima possibile un risarcimento economico per malasanità bisogna sicuramente seguire (se non si trova un accordo bonario con l’assicurazione) la via dell’ accertamento tecnico preventivo in cui dal momento del deposito porterà in circa 6-8 mesi ad avere un riscontro da parte dei medici legali nominati dal Tribunale.Dopo di che se il responso del CTU sarà positivo e quondi con evidente errore medico il legale potrà instaurare una trattativa in favore del cliente che ha subito un danno da malasanità.
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