RISARCIMENTO DANNI MORALI

risarcimento danni morali

Il danno risarcibile si divide in diverse categorie tra cui rientra il risarcimento dei danni morali

Cosa è il danno morale ?

Il danno morale può essere identificato con la sofferenza psichica causata del comportamento illecito altrui, colposo o doloso. Deve trattarsi di sofferenze non riconducibili nel danno patrimoniale e nel danno biologico. Il danno patrimoniale consiste nella perdita economica derivante dal fatto, ad esempio i danni alle cose presenti nell’auto al momento del sinistro, il danno dovuto alla perdita di giornate di lavoro o i costi sostenuti per le cure, per la riparazione dell’auto, cioè il danno meramente economico. Il danno morale rientra quindi nella categoria del danno non patrimoniale che si divide a sua volta in danno biologico, le lesioni permanenti, e nel danno morale. In quest’ultima categoria rientrano i patemi d’animo lo stato di ansia causato dal fatto, la depressione che ne può conseguire, insomma tutte quelle sofferenze che, benché non siano materiali comunque vanno a peggiorare la qualità della vita. La Corte di Cassazione ha ulteriormente precisato che la categoria di danno morale comprende ogni evento che possa essere ricompreso tra i beni tutelati dalla Costituzione. Ovviamente non tutti gli inconvenienti possono essere equiparati ad un danno morale. Affinché il danno morale possa ottenere il giusto ristoro deve essere provata la condotta illecita del soggetto che lo ha provocato e il nesso causale tra i due fatti, cioè tra la condotta e il danno.

Come dimostrare il danno morale ?

Il danno morale essendo un turbamento, un patimento di tipo psichico, non è facile da dimostrare.

In base alle sentenze della Corte di Cassazione non basta dimostrare l’evento dannoso per fatto illecito altrui, ma per ogni forma di risarcimento richiesto è necessario provare il nesso causale e che il danno sia conseguente unicamente a tale evento. Il danno morale andando ad incidere sulla sfera intima del danneggiato, può essere provato anche tramite la prova presuntiva. Cioè il giudice può presumere che dal comportamento illecito di un soggetto che va a ledere un altro soggetto sia naturale che seguano dei danni psicologici, patemi d’animo. Per la prova presuntiva può essere importante la prova testimoniale, cioè la prova di persone che conoscono il danneggiato e sanno che una determinata lesione può aver prodotto un elevato danno psicologico.

Danno morale correlato ad una lesione fisica

Il danno morale può essere correlato alla lesione fisica, ma ovviamente se ne distingue. Ad esempio nel caso in cui si verifichi un sinistro a Milano o Roma e nello stesso si subisca una lesione con perdita dell’arto è possibile ottenere il risarcimento del danno patrimoniale, cioè il danno economico dovuto alla perdita di giorni di lavoro, le spese mediche o altro. Inoltre è possibile avere il ristoro per il danno non patrimoniale, sia sotto forma di danno biologico che sotto forma di danno morale. Il danno biologico viene risarcito tenendo in considerazione le tabelle del tribunale di Milano che stabiliscono il diverso punteggio per ogni tipologia di lesione fisica, temporanea o permanente, e il danno morale che consiste nel patema d’animo. Ovviamente perdere un arto porta ad uno sconvolgimento della propria vita, che può causare un danno psicologico di rilevante entità.
In tale materia è importante la sentenza della Corte Costituzionale del 1986 che stabilisce che il danno morale soggettivo è un danno-conseguenza e come tale risarcibile solo quando deriva dalla lesione dell’integrità fisica dell’offeso.

Danno morale per perdita di un congiunto o parente

Vi sono però casi in cui è possibile ottenere il risarcimento del danno morale anche nel caso in cui non vi sia stato un diretto danno fisico da parte del soggetto richiedente. Siamo nel caso del risarcimento del danno morale a Milano Roma Bologna Torino Bari Cagliari Monza Firenze ecc. da perdita di congiunto. In questo caso si parla di danno parentale. Trovano tutela coloro che si trovano in una relazione affettiva con il soggetto che a causa di un sinistro ha perso la vita o per un errore da malasanità. Il risarcimento può essere ottenuto anche dal convivente, sono inoltre ricompresi genitori, figli, coniuge. I fattori da tenere in considerazione per il calcolo del danno morale sono la relazione di parentela tra il richiedente e il defunto, inoltre l’età di costui e l’età del congiunto, ad esempio se un bambino in tenera età perde un genitore può avere un danno allo sviluppo psico-fisico e quindi si ottiene un risarcimento maggiore rispetto al caso in cui ci sia la perdita di un genitore in età adulta. Inoltre nel calcolo del danno morale da perdita parentale viene preso il considerazione anche l’eventuale convivenza tra il richiedente e il defunto. Deve essere precisato che il risarcimento ottenuto non è eredità del risarcimento che avrebbe dovuto ottenere la vittima del danno, ma è un risarcimento proprio legato alla sofferenza generata dalla perdita del congiunto.

Danno morale considerato all’interno del danno biologico

Il danno morale può essere considerato anche all’interno del danno biologico come lesione all’integrità psico fisica derivante dal danno alla salute sia esso avvenuto a Milano Roma Bologna Napoli o in un altra città Italiana. La Corte di Cassazione in una sua sentenza negli anni 2000 ha infatti stabilito che le tabelle di Milano sono applicabili su tutto il territorio nazionale come criterio di liquidazione unitario del danno non patrimoniale. Questo comporta un aumento applicato in modo automatico dell’ammontare del risarcimento riconosciuto sia per danno morale che per danno biologico allo stesso tempo senza escludere l’uno dall’altro.

Infine per dovere bisogna anche citare i casi in cui si ha avuto un risarcimento per danno morale a Milano Monza Roma Torino Napoli  anche in assenza del danno fisico. Il tribunale di Monza ha infatti condannato un ragazzo a risarcire i danni morali per un valore di  oltre 10 000 euro alla sua ex compagna; la sua colpa è stata di aver divulgato un’imperfezione fisica della ragazza attraverso un social network. Danni morali  offese