Cosa è un danno estetico?
Il danno estetico può essere definito come la lesione riportata da un individuo a seguito di incidenti, infortuni, interventi di chirurgia estetica non andati a buon fine o in cui non si è ottenuto un risultato.
La ferita, la macchia, la cicatrice che modifica l’aspetto esteriore della persona, rientra nel cosiddetto danno biologico non patrimoniale ed è meritevole di risarcimento. La quantificazione di un danno di chirurgia estetica dipende da più fattori e tra questi si annoverano l’età del soggetto, il sesso, l’attività lavorativa svolta, la regione corporea colpita e ogni altra circostanza degna di considerazione; il giudice, in sede di liquidazione, analizza perciò tutte le possibili ripercussioni subite dalla parte lesa quali i rapporti interpersonali e professionali.
I principali interventi di chirurgia estetica che coinvolgono donne e uomini in Italia, sono preposti al miglioramento dell’aspetto fisico del paziente; le zone interessate sono il seno, il volto e il corpo.
Le operazioni estetiche possono essere applicate a quasi tutte le parti del corpo, tra cui:
– Liposuzione: rimozione chirurgica del grasso corporeo in eccesso in parti come la pancia, le braccia, le cosce, i fianchi e la schiena.
– Lifting del viso: sollevamento della pelle flaccida intorno al viso e al collo per ridurre le rughe e le linee sottili.
– Rinoplastica: modifica del naso per migliorare l’aspetto esterno.
– Aumento del seno: impianto di protesi mammarie al seno.
– Lifting del corpo: rimozione chirurgica della pelle flaccida del corpo in parti come la pancia, i fianchi, le cosce e la schiena.
– Trattamenti laser: utilizzo di laser per ridurre le rughe.
Il risarcimento di un danno estetico
Il corpo e il viso costituiscono due importanti biglietti da visita e la loro integrità è fondamentale; i principali mezzi di comunicazione raccontano, però, spesso una realtà ben diversa. Molte persone, dopo essersi sottoposte a un intervento di chirurgia estetica, riportano danni di diversa entità e sporadicamente nei peggiori dei casi perdono la vita per complicanze sorte in seguito.
I danni e le lesioni dovute ad errore medico in chirurgia estetica sono delicate e richiedono un’attenta analisi perché le loro conseguenze risentono di una forte componente soggettiva.
Come si calcola il risarcimento per danno estetico ?
Il danno estetico comprende più voci e ciascuna deve essere analizzata nel dettaglio:
La prima è strettamente correlata al danno patrimoniale: la parte lesa deve, verosimilmente, sottoporsi a cure, affrontare eventuali interventi riparatori e acquistare medicinali. È essenziale conservare tutti i documenti giustificativi inerenti le spese sostenute (scontrini, fatture, ricevute di pagamento di eventuali ticket).
Appartiene a questa categoria anche il mancato guadagno: il risarcimento spetta a liberi professionisti, commercianti e imprenditori, mentre non possono usufruirne i lavoratori dipendenti.
La somma stanziata viene stabilita, in via equitativa, dal giudice che tiene conto di diversi fattori quali la tipologia e la dimensione della società dove il soggetto presta servizio, gli introiti della stessa e il periodo in cui si è verificato lo stop forzato.
La seconda voce racchiude il danno non patrimoniale, ma la sua stima appare più complessa perché non trova un immediato riscontro economico.
Sono, perciò, state create delle tabelle di riferimento che definiscono il danno biologico: l’indennizzo viene calcolato sulla base del punteggio d’invalidità assegnato all’individuo.
La quantificazione deve, inoltre, tenere conto dell’età del soggetto, del sesso e di ogni altra circostanza rilevante.
La terza e ultima voce comprende il danno morale e rappresenta la sofferenza interiore provata dalla vittima.
Concludendo la risposta alla domanda che spesso ci viene fatta: “quando si ha un risarcimento per danno estetico creato da un chirurgico ” ?
possiamo dire che il danno estetico provocato da un intervento chirurgico può essere risarcito con un indennizzo commisurato alla gravità del danno subito. Il diritto al risarcimento può essere fatto valere nei confronti dello specialista o della struttura ospedaliera nella quale è stato eseguito l’intervento. Per ottenere un risarcimento, è necessario provare che il danno è stato causato da una negligenza o imprudenza nell’esecuzione dell’intervento e che il danno è stato subito a causa di un errore medico. La prova può essere fornita da documenti, foto, testimonianze e relazioni mediche. È anche possibile ottenere un risarcimento per i danni morali (ad esempio, disagio o ansia) causati dal danno estetico. Chiunque crede di aver subito una lesione estetica ed un danno di chirurgia estetica dovuta a malasanità a Milano Monza Roma Bologna Padova Torino Bergamo ecc specializzato nel risarcimento del danno estetico ed affiancato da un medico legale che attesti la gravità della lesione subita.
I medici legali sottopongono infatti il cliente a una visita completa, studiano la documentazione clinica e decidendo in sinergia con il legale l’iter da seguire. Il chirurgo deve, invece, dimostrare nelle opportune sedi la correttezza del suo operato.
Desideriamo presentare 2 casi passati agli onori della cronaca:
Il primo ha come protagonista una donna che a Massa Carrara si è sottoposta nel 2011 a un intervento di lifting.
La signora, all’epoca dei fatti sessantenne, desiderava cancellare i segni del tempo con l’ausilio di due punture a base di acido ialuronico.L’errore del chirurgo che ha poi portato a malasanità è stato quello di usare del silicone liquido (altamente nocivo) sul volto della paziente portando ad un danno estetico;la signora infatti si era trovata la comparsa di cisti e tumefazioni.
La donna ha intentato, nel 2013, una causa in sede civile per ottenere un risarcimento del danno estetico ed ha poi ottenuto un rimborso di quasi 100 mila euro.Risarcimento intervento silicone lifting.
Il secondo caso ha, invece, avuto un tragico epilogo perché la paziente è deceduta a Roma dopo un intervento di mastoplastica riduttiva e rimodellamento della parete addominale.
Il malessere è sopraggiunto durante il decorso postoperatorio, ma il medico ha commesso un danno sottovalutato la sintomatologia riferita dalla donna e non sottoponendola agli accertamenti del caso. La paziente è deceduta, dopo alcuni giorni, per arresto cardio respiratorio ed il tutto era partito da un errore medico per aver provato a fare un trattamento di chirurgia estetica di mastoplastica.
Il chirurgo estetico era stato poi condannato a 8 mesi di reclusione con sospensione della pena per negligenze e malasanità durante tale intervento di chirurgia estetica a Roma.
Gli interventi al seno in Italia sono vari e comprendono mastoplastica additiva, riduttiva e mastopessi.
La procedura prevede l’inserimento di protesi dedicate sopra o sotto il muscolo pettorale. La mastoplastica riduttiva si propone, invece, di ridurre l’eccessivo volume delle mammelle.La mastopessi prevede il rimodellamento del seno senza alterarne il volume originale.
Le principali operazioni al viso invece comprendono il lifting, la rinoplastica e la blefaroplastica. Il lifting (parziale o totale) cancella i segni del tempo, dona al viso una nuova giovinezza e i tessuti ritrovano l’elasticità.Gli interventi in cui si può rischiare errori chirurgici dedicati agli uomini comprendono addominoplastica, liposuzione, lifting del viso, aumento dei polpacci, rinoplastica e blefaroplastica.
Lifting,mastoplastica, rinoplatica, liposuzione e addominoplastica devono essere ben eseguiti senza mettere in pericolo il paziente che altrimenti potrà agire legalmente per errore di chirurgia estetica sul chirurgo per il pessimo risultato dell’operazione fatta o per un ulteriore danno estetico.