TV e GIORNALI hanno dedicato ampi spazi ai casi di malasanità seguiti dai legali che collaborano con Risarcimento Salute sui canali di RAI 1 (Trasmissioni: TEMPO E DENARO e STORIE ITALIANE) e RAI 3 (Trasmissione: MI MANDA RAI 3).
I principali quotidiani che hanno scritto articoli su di noi sono IL GIORNO – LA NAZIONE – ANSA.IT – IL TIRRENO – LEGGO.IT – LIBERO NEWS – STAR BENE (Mondadori) – IL CORRIERE ADRIATICO e varie testate locali in tutta Italia; sono riportati in questa pagina articoli e trasmissioni televisive. (VEDI SOTTO o nella pagina del sito : CHI SIAMO)
Il Risarcimento medio di un danno per Malasanità è di circa 78.000 euro (2004- 2018)
Le assicurazioni hanno risarcito 52.000 sinistri denunciati tra gli anni 2010 e 2018
Dal 2004 al 2018 vi è stato 1 errore medico ogni 10 giorni in Italia
RISARCIMENTO SALUTE
TUTELA DEL MALATO
70 000 Visite e 2000 Segnalazioni ogni anno
Prima Consulenza
Legale senza Impegno
Avvocati Pagati a Risultato
50 SEDI IN ITALIA:
MILANO e ROMA + altre 48 CITTA’
LA CHIAMATA VERRA’ SUBITO GIRATA AL LEGALE DELLA CITTA’ PIU’ VICINO A VOI DALLA SEGRETERIA CENTRALE DI MILANO O ROMA
In malasanità è consigliabile fare una azione civile e non penale perchè 1 volta su 3 si ha responsabilità medica se vi è una perizia medico legale ben strutturata da professionisti; l’azione civile è più favorevole al paziente leso da errore medico. Nel penale si applica una sentenza del 2002 in cui per esserci malasanità si deve avere la certezza totale che la condotta del medico abbia causato il danno. Nel civile invece non è necessaria la certezza totale ma il “ più probabile che non“.
Malasanità risarcimento: il Risarcimento medio per un errore medico è di circa 50 000 euro; ogni anno si hanno 34.000 denunce e 300.000 cause in Italia riguardanti la responsabilità medica sanitaria. Nel 2020 le spese legali liquidate per casi di errori medici sanitari dopo sentenze sfavorevoli alla classe medica sono state di circa 165 milioni di euro, con un costo medio annuo per struttura di oltre 800 mila euro. (Fonte: dati ANIA)
Prima consulenza legale senza impegno a chi abbia subito un errore medico e voglia ottenere un risarcimento per danno sanitario, infezione in ospedale, errore chirurgico, errore ortopedico, errore neurologico, estetico, oculistico, cardiologico, una mancata diagnosi di un tumore, malattia diagnosticata in ritardo, malasanità durante un parto cesareo o errore ginecologico. La prima consulenza legale è per capire ed approfondire il vostro caso di danno medico e capire se vi sia la possibilità di un risarcimento danni malasanità.
“La Nazione” dedica un articolo sulla malasanità scrivendo su RISARCIMENTO SALUTE ed il Fondatore Daniele Viola.
Articolo – Intervista a RISARCIMENTO SALUTE.IT (giugno 2019) sul quotidiano LEGGO RIGUARDANTE IL PROBLEMA DELLE LISTE DI ATTESA IN LOMBARDIA.
Risarcimento Salute su RAI 1 alla trasmissione
“STORIE ITALIANE” con il nostro avvocato per malasanità Scaccabarozzi Andrea in seguito allo scandalo sulla Sanità a Milano il 24 /4/ 2018

Risarcimento Salute in Tv a ” MI MANDA RAI 3″ con il nostro avvocato per errore medico Giada Caciagli per tutelare il caso eclatante di malasanità a Firenze in cui i dottori dimenticarono una pinza di 15 cm nell’addome del paziente. (RAI 3, puntata del 6 dicembre 2016)

INTERVISTA al Dott. DANIELE VIOLA sulla malasanità
Settimanale della Mondadori
STAR BENE (1′ agosto e 19 settembre 2017)
“Corriere Adriatico ” dedica un articolo sui problemi della sanità e le liste di attesa intervistando Daniele Viola di RISARCIMENTO SALUTE.IT ( 21 giugno 2019)
Per leggere l’articolo completo : Corriere Adriatico
Daniele Viola ha ideato la prima APP sulla Malasanità in Italia nel 2014 notizia diffusa sui giornali cartacei ed on line italiani riportate dall’Ansa, dal Corriere, da Libero news e da Virgilio news. (Ansa.it). Per maggiori informazioni leggi: app sulla malasanità (18 SETTEMBRE 2014 ANSA.IT)
Sanità a Milano : ” Il Giorno ” e “Leggo.it” citano Risarcimento Salute per le segnalazioni dei cittadini che lamentano interventi di protesi all’ospedale Galeazzi e Gaetano Pini di Milano dopo lo scandalo uscito in questi giorni. (aprile 2018)
ALTRI ARTICOLI inerenti alla vicenda in cui la stampa ci nomina su LEGGO.IT :
Per leggere l’articolo del 17/04/2018 : Sanità a Milano
Per leggere l’articolo del 19/04/2018 : Invalida al 100%
Leggendo questa specifica pagina potrete capire nel dettaglio come muovere i primi passi e trovare le risposte su come tutelarsi da un danno derivante da errore medico sanitario e da malasanità; inoltre vi spiegheremo come denunciare un danno medico e a chi rivolgersi per avere una tutela legale dei diritti del malato.In questo sito troverete infine cosa si intende per malasanità definendola non solo come un errore medico ma trovando le risposte su come ottenere un risarcimento per danni da malasanità tramite la consulenza di avvocati specializzati nel danno medico – sanitario.
I dati messi a disposizione da Marsh Italia riguardanti la malasanità nel periodo dal 2004 al 2018 hanno portato ad un dato evidente: si ha 1 sinistro in Italia di errore medico ogni 10 giorni con una media di circa 35 casi di malasanità per ogni struttura sanitaria italiana. Importante anche i settori in cui si sono verificate le maggiori casistiche di malasanità quali: ortopedia 15%, chirurgia 13%, pronto soccorso 11%, ostetricia ginecologia 11 % . Sommando i casi in cui vi sono stati problemi nel settore di ortopedia traumatologia e chirurgia generale si arriva circa a un 30% degli errori totali negli ospedali italiani. Inoltre si è anche fatto una statistica della media dei risarcimenti liquidati che è di circa € 78 mila.(dal 2004 al 2018).Ovviamente i danni maggiori si sono verificati per errori durante il parto e per decessi.
Il nostro BLOG e le NEWS
DOMANDE FREQUENTI
QUANTO TEMPO HO PER AGIRE?
Quanto tempo e come posso agire in caso di Malasanità per far valere i miei diritti di malato? La Prescrizione del danno da Malasanità con la riforma Gelli, entrata in vigore dal 1 aprile 2017, si hanno 10 anni di tempo per agire nei confronti della struttura ospedaliera e 5 anni per il medico che opera all’interno della struttura sanitaria stessa; mentre se il medico opera in regime privatistico contrattuale si hanno 10 anni di tempo per agire in caso di errore medico e malasanità.
NB: in caso di danno rimasto occulto, il termine di prescrizione inizia a decorrere dal momento dell’esteriorizzazione di esso. Quindi il paziente che abbia subito un danno medico o i suoi parenti entro 10 anni potranno richiedere ed ottenere il risarcimento del danno da malasanità. Diversamente bisogna avvisare gli utenti che per gli eredi di un paziente deceduto per malasanità si hanno 5 anni per agire e non 10.
COME AGIRE A LIVELLO LEGALE? MEGLIO UNA AZIONE CIVILE O UNA PENALE ?
Meglio una azione legale penale o una civile nei casi di malasanità ed errore medico sanitario? Non consigliamo le azioni in sede penale quando si ha un problema di malasanità perchè molto rischiose e in caso di archiviazione (CHE AVVIENE NEL 98 % DEI CASI CHE AGISCONO PENALMENTE) potrebbero pregiudicare anche quelle civili. Mentre nel civile si ha un’alta probabilità di raggiunge un risarcimento da malasanità per la vittima e i suoi famigliari; il nostro staff consiglia quindi l’azione civile perchè più veloce, meno rischiosa e con maggiore possibilità di successo contro l’assicurazione che tutela la struttura ospedaliera o il medico professionista. Infine nel caso si faccia una denuncia a carabinieri o alla polizia del presunto caso di malasanità bisogna evitare assolutamente di fare i nomi di singoli medici ma si deve citare il fatto e chiedere di approfondire, altrimenti si rischia di subire una denuncia dai medici citati.
Sarà poi la Procura a verificare i soggetti eventualmente coinvolti.
COME POSSO RICHIEDERE LA CARTELLA CLINICA ?
Come richiedere la cartella clinica in ospedale? La cartella clinica è composta dai documenti che registrano le informazioni sanitarie del paziente; il malato ha diritto a vedere la propria cartella clinica e richiederne una copia una volta dimesso facendone richiesta alla direzione sanitaria dell’ospedale. I tempi per averla sono in genere 20-30 giorni dalla richiesta alla struttura ospedaliera che sarà fatta compilando una domanda scritta in cui si dovrà indicare i dati anagrafici il reparto e la data del ricovero;si può anche delegare una persona al ritiro. Nel caso di decesso la cartella clinica può essere richiesta da chi ha diritto al processo (art. 24 della Costituzione) quindi dai parenti, dagli eredi e dai conviventi. La cartella clinica bisogna sapere è un atto pubblico contenente informazioni che dovranno essere veritiere. Modifiche successive, omissioni o anche alterazioni costituiscono un vero e proprio reato.
NB: la cartella clinica deve essere conservata dall’ospedale per un tempo illimitato come da circolare del Ministero della Sanità del 1986 e la stessa Corte di Cassazione nella sentenza n. 18567 / 2018. Riguardo la richiesta della copia della cartella clinica la Corte di Giustizia Europea si è pronunciata con sentenza di ottobre 2023 (causa C-307-22) per precisare che i pazienti hanno diritto a richiedere ed avere gratuitamente la 1′ copia della cartella clinica senza dover motivare il motivo della richiesta.
Chiamateci senza impegno e la segreteria centrale vi spiegherà i dettagli per richiederla nel minor tempo possibile.
COME E’ POSSIBILE OTTENERE UN RISARCIMENTO DANNI PER MALASANITA’ IN ITALIA ?
Come ottenere un risarcimento danno malasanità?
Si ha malasanità quando il medico professionista compie un errore nella cura, in un intervento o nella diagnosi provocando danni permanenti alla persone che si stava curando presso una struttura sanitaria pubblica o privata. Perchè vi sia responsabilità medica gli avvocati dovranno dimostrare una chiara connessione tra le negligenze del medico o dalla struttura sanitaria e i danni riportati dal paziente.
Chi risponde dell’errore medico l’ospedale o il singolo medico? Se il danno è stato commesso nella struttura sanitaria rispondono dell’errore sia la struttura dove il medico ha eseguito la prestazione che il medico stesso. L’avvocato esperto di diritto sanitario che tutela il paziente leso chiederà i danni per l’errore medico ad entrambi. Diversamente in caso di prestazione sanitaria fatta in uno studio privato ne risponderà solo il medico che la ha eseguita causando il danno al paziente.
Sentenza 5128 /2020 : spetta al sanitario provare che non vi è stato inadempimento per un intervento mal riuscito in cui vi fosse negligenza medica. Al sanitario spetta infatti provare che la sua opera non ha danneggiato la salute del paziente
A questo punto si potrà procedere a richiedere un risarcimento per danni da malasanità ai professionisti che sono obbligati ad avere una assicurazione che risponda di errori medici professionali. (introdotta dalla legge Gelli nel 2017 ).La situazione più grave di risarcimento danni malasanità la si ha con l’ esporre denuncia per un decesso del malato, una morte da malasanità o un errore grave commesso in sala operatoria in ospedale che abbia causato la morte del paziente. In questi casi l’avvocato esperto nell’affrontare vi affiancherà nel percorso del risarcimento danno malasanità.
Tramite sentenza la Corte Costituzionale (giugno 2020 n. 118 ) per la tutela dei soggetti danneggiati da danni permanenti a causa di vaccinazioni obbligatorie ha previsto un indennizzo che è riconosciuta anche ai soggetti con lesioni e infermità dell’integrità fisica permanente per motivi evidenti e connessi al vaccino non obbligatorio ma raccomandato, esempio anti epatite A.
COME AVERE UN RISARCIMENTO PER MORTE DA VACCINO ?
Importante il risarcimento dato ad una paziente per risarcimento da vaccino Astrazeneca (MAGGIO 2022) perchè morta in seguito a trombosi evidentemente correlata alla dose di vaccino stesso. Il risarcimento è stato di 77 000 euro ai parenti. La dose somministrata di vaccino che ha causato la trombosi era la 1′ del ciclo vaccinale per il covid. Per presentare una domanda per risarcimento da vaccino si hanno 3 anni dal momento che si ha la conoscenza del danno correlato alla vaccinazione.
Come avere una perizia medico legale per casi di malasanità ed errore medico? I medici legali sono importanti per avere una perizia medico legale che sarà la base per ottenere il giusto risarcimento in seguito a un danno biologico permanente da malasanità accaduto in ospedale o in una clinica privata . E’ molto importante quindi avere tutta la documentazione e la cartella clinica al fine di analizzare nei dettagli e ricostruire cosa sia esattamente successo alla vostra persona o ad un parente deceduto durante le cure svolte presso la struttura ospedaliera.
Quanto costa una perizia medico legale?
Quale è il costo di una perizia medico legale? il costo che varia a secondo del valore del risarcimento tra 300 euro + iva a 15000 + iva nei casi più complicati; sempre che il cliente non preferisca pagare dopo a risultato ottenuto il medico legale con contratto a percentuale.
Il consenso informato firmato dal paziente non è sufficiente per far assolvere il medico che compie un errore medico e procura un danno al malato. A difesa del paziente inoltre la struttura ospedaliera dovrà sempre far firmare il consenso informato spiegando i rischi dell’intervento; questo perchè altrimenti è sanzionabile di risarcimento (anche senza un vero errore sanitario) nel caso il paziente non adeguatamente informato dei rischi si sarebbe astenuto dal fare l’operazione. Verrebbe meno il diritto del paziente a scegliere liberamente il modo in cui curarsi e a quale intervento sottoporsi. Il medico prima dell’intervento dovrà spiegare nel dettaglio i possibili rischi a cui andrà incontro il paziente tenendo conto il suo livello di istruzione durante la sua spiegazione comprensibile ed il più chiara possibile.
Quindi se manca oppure ci sono degli errori o delle mancanze nel consenso informato fatto firmare al paziente prima dell’intervento clinico in ospedale si potrà richiedere un risarcimento a livello legale? si, un risarcimento per malasanità dovuto a problemi con il consenso informato si otterrà se l’avvocato dimostrerà che l’utente stesso se avesse saputo dell’errore o inesattezza nel modulo del consenso informato firmato prima dall’intervento non era completo e quindi non abbia informato l’utente che avrebbe evitato l’intervento sapendo dei rischi a cui andava incontro; ed invece operandosi ha poi avuto un danno permanente alla sua persona e la lesione dei suoi diritti del malato che il modulo informativo del consenso informato invece avrebbe dovuto avvisare dei pericoli.
La Corte di Cassazione civile con Ordinanza 30032 di ottobre 2023 ha ribadito, sul tema del consenso informato, che il risarcimento del danno risulta collegato al consenso presunto, cioè al consenso in cui il paziente avrebbe comunque proceduto. Infatti se si ha un consenso presunto senza danno da errore medico non vi è risarcimento. Diversamente avendo il consenso presunto ed un danno alla persona anche se l’intervento era stato eseguito correttamente, il paziente dovrà provare che la non adeguata informazione ricevuta ha portato ad un danno alla sua persona.
Ulteriore sentenza della corte di cassazione nel 2021 riguardo il consenso informato in cui si ribadisce l’importanza per il medico di informare e fornire al paziente tutte le notizie utili riguardanti il trattamento sanitario e le sue relative conseguenze. Va inoltre specificato il tipo di terapia da effettuare e purtroppo le possibili complicanze a cui il paziente potrebbe andare incontro. Cassazione n. 18283 / 2021.
Altra recente sentenza della Cassazione che ritorna sul problema del Consenso informato dichiarando che non è necessario per rimandare l’intervento. (SENTENZA 39084 del 2021)
Como quantificare un danno di malasanità errore medico e danno permanete? La responsabilità sanitaria e la responsabilità medica hanno un impatto importante sul sistema sanitario in Italia, ogni anno si calcola secondo i dati riportati dall’Ania l’80% delle vittime di errori medici ottiene un indennizzo; la quantificazione del danno per responsabilità medica, malasanità ed errore medico viene stabilità in base alle tabelle del Tribunale di Milano, utilizzate ormai da tutti i Tribunali come riferimento. Tali tabelle attribuiscono per ogni punto di invalidità permanente una determinata somma che varia a seconda dell’età del paziente che ha subito errore m edico ed è vittima di responsabilità sanitaria. Inoltre stabiliscono un determinato importo per ogni giorno di convalescenza e nei casi più gravi in cui un paziente muore prevedono un maxi risarcimento per i familiari del danneggiato.
Il danno biologico consiste quindi in una lesione fisica o psicologica causata da terze persone, in seguito ad episodi di malasanità. I danni biologici a seconda della gravità si suddividono in micropermanenti e macropermanenti. I primi prevedono un periodo di riabilitazione breve e non comportano effetti gravi, mentre i secondi ovvero i danni biologici macropermanenti sono caratterizzati da conseguenze di varia entità che persistono per tutta la vita del paziente danneggiato.
Recentemente l’associazione dei chirurghi italiani ha divulgato vari dati sulle statistiche riguardanti la denuncia malasanità ed errore medico: la maggior parte delle denunce si hanno nel sud d’Italia ed isole con quasi il 50% delle denunce per malasanità totali.
La classe medica più a rischio per casi di malasanità è risultata essere i chirurghi con circa il 40%, seguite da mancate ed errate diagnosi che hanno portato il paziente a denunciare la colpa medica. I medici hanno quindi ritenuto di ricorrere alla medicina difensiva in questi anni per scagionare eventuali denunce da parte dei familiari o del paziente e soprattutto per evitare di essere citato in giudizio per negligenza nel controllo iniziale delle patologie stesse.
Infine da specificare bene la differenza tra errore medico con danno al paziente ed errore medico senza danno al paziente. Non è chiaro agli utenti che chiedono informazioni su una pratica di risarcimento danno per malasanità che NON è attivabile se all’errore medico non vi sia connesso un danno fisico permanete o temporaneo alla persona. Purtroppo l’errore sarà una situazione spiacevole e triste per il paziente che si sente leso e non curato bene ma se non implica e sfocia in un danno è sconsigliabile inoltrarsi in una difficile azione legale per colpa medica.
Affrettate dimissioni in ospedale possono portare ad un danno per il paziente; è inequivocabile che se la salute del paziente sia ancora molto precaria è rischioso per lui essere dimesso impedendogli di curarsi a livello domiciliare. Se le dimissioni dell’ospedale portano quindi ad un successivo danno temporaneo o permanente fisico la persona che ha subito il problema potrà agire legalmente tramite uno studio legale(meglio se un avvocato specializzato in cause di errore medico e malasanità).Peggio ancora se ci sia una morte in seguito ad una dimissione dall’ospedale anticipata senza i presupposti per farla e causando la morte del paziente stesso. NB: il paziente però potrà essere dimesso e assegnato ad altra struttura per assistenza una volta che la fase di pericolo sia finita e stabilizzata.
ATTENZIONE AL DANNO BIOLOGICO INTERMITTENTE! Il danno biologico intermittente accade nel momento in cui la persona che ha iniziato una azione legale per errore medico o malasanità verso un dottore od una struttura ospedaliera decede improvvisamente per una motivazione indipendente e diversa dallo lesione per cui sta agendo in giudizio. Ovviamente se la parte decede per motivazione diversa il risarcimento cambierà secondo le tabelle di Milano che spiegano i valori del danno intermittente. Un esempio classico quando il paziente decede per motivazione diversa è il danno che spetta agli eredi del defunto: esso viene calcolato rispetto la durata effettiva e non considerando più l’aspetto probabilistico della durata di una vita media normale.
RISARCIMENTO SANGUE INFETTO DA TRASFUSIONE:
I diritti del malato permettono di tutelarsi a livello legale per un risarcimento da sangue infetto in cui il paziente ha contratto in ospedale epatite b c o aids in seguito a trasfusione. Recentemente la Corte d’appello civile di Roma ha stabilito che il ministero dovrà risarcire danni da emotrasfusione nelle strutture ospedaliere italiane; i giudici hanno ritenuto che ci sia responsabilità da contagio dal 1979 perchè il sangue ed emoderivati somministrati non rispondevano ai requisiti di igiene che avrebbero impedito i contagi in Italia. Malasanità e diritto del malato per risarcimento da sangue infetto emotrasfusioni e avvocati disponibili a dare una consulenza senza impegno riguardo il vostro caso di danno da trasfusione infetta. Tutela e risarcimento danni malasanità per sangue infetto il ministero dovrà risarcire danni da emotrasfusione garantendo il diritto del malato per sangue infetto emotrasfusioni, studi legali a Milano Roma Torino Pavia Monza ed in tutta Italia.
Per approfondimenti leggere la pagina dedicata alla trasfusione sangue infetto.
COME TUTELARSI IN CASO DI MALASANITA’:
Risarcimento malasanità: quando il paziente ha davvero diritto ad un risarcimento per danno medico? Un danno medico ed un errore sanitario non portano necessariamente ad un risarcimento da malasanità; questa è una cosa che spesso dobbiamo spiegare perchè si ritiene erroneamente che se si abbia subito un errore medico sia implicito un danno e soprattutto un risarcimento per malasanità. Si ha diritto ad un risarcimento danni malasanità se la negligenza medica abbia portato ad un effettivo danno permanente al paziente leso; solo in questo caso si può parlare di danno da malasanità e conseguente diritto del malato ad essere risarcito in base alla percentuale di invalidità che gli verrà corrisposto. L’invalidità ovviamente sarà maggiore se il danno sarà di grossa entità. Stessa cosa per le mancate diagnosi o errate diagnosi che portano ad un decesso o morte per malasanità, errore medico : si ha la possibilità di chiedere un danno se ci sono i presupposti, quali uno spazio temporale sufficiente ad arrecare un danno (esempio almeno 5 mesi di ritardo diagnostico di un tumore) in cui il tumore possa essersi aggravato e cresciuto in modo sostanzioso per la negligenza e malasanità avvenuto durante gli esami (ecografia che non ravvede o sbaglia la diagnosi).
I dati del 2022 sugli errori medici in Italia dicono che si hanno una media di più di 30 sinistri per ogni ospedale ogni anno; il settore con maggiori problemi di malasanità è quello della chirurgia seguito dalle mancate – errate diagnosi. Da non sottovalutare i problemi negli ospedali riguardanti le infezioni (circa il 5%). (Fonte: MedMal – Marsh)
Tutela del malato Costituzione italiana e carta dei diritti del malato :
La costituzione italiana sancisce il diritto alla salute all’art 32. Dalla lettura della norma si deduce che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo ma è anche interesse della collettività, nel senso che una comunità di persone sane è funzionale al buon andamento della stessa.
La Costituzione garantisce inoltre le cure alle persone che, per motivi economici o personali, non sono in grado di provvedere a loro stessi.
INFEZIONI IN OSPEDALE:
Infezioni in ospedale e malasanità si calcola nel 56 % dei sinistri siano dovuti a infezione verificatesi in chirurgica e riguardano la sala operatoria. Spesso nelle sale operatorie degli ospedali si contraggono infezioni di ogni tipo, ecco di seguito alcuni dati dei reparti riguardanti le infezioni nosocomiali ospedaliere più diffuse in Italia: in ortopedia e traumatologia si hanno il 29 % dei casi, in chirurgia generale il 15 %, nel Pronto soccorso il 6 %. Le infezioni ospedaliere portano ogni anno alla morte di 5000 – 7000 pazienti in italia; serve una efficacie prevenzione per tutelare i pazienti contro tali infezioni negli ospedali italiani. Si hanno ultimamente molte infezioni da Klebsiella, recentemente sono stati registrati 37 casi in pochi mesi.
Le principali infezioni nosocomiali per cui gli utenti ci scrivono secondo la nostra casistica in base alle richieste pervenute negli anni precedenti riguardano sicuramente le infezioni delle vie urinarie, le infezioni in seguito ad un intervento chirurgico, infezioni a protesi post intervento ortopedico ed infine le classiche infezioni nosocomiali quali ad esempio Sepsi o klebsiella. Se tali infezioni vengono debellate con una cura antibiotica senza riportare danni al paziente non si tratta di malasanità; altrimenti l’ospedale dovrà rispondere del danno.
La sepsi o setticemia è una situazione medica nel paziente molto pericolosa che si verifica quando vi è una risposta eccessiva ad una infezione. Il grosso rischio è che tale risposta possa portare a gravi danni agli organi del paziente. Se la setticemia dovesse aggravarsi ulteriormente si può arrivare a shock settico e quindi ad una pressione sanguinea che scende drammaticamente fino alla morte stessa. Tutto parte dal sistema immunitario del paziente che reagisce in modo anomalo ed esagerato ad una infezione contratta in ospedale o fuori di esso ad organi quali: urinario, polmonare o addominale.
RISARCIMENTO INFEZIONI OSPEDALIERE
Come chiedere un risarcimento per infezione presa in ospedale a livello legale? Si definiscono infezioni nosocomiali quelle contratte in ambiente ospedaliero dal paziente che era entrato sano ma al momento delle dimissioni dall’ospedale presenta una infezione dovuta ad errore medico e malasanità ospedaliera.In particolar modo sono considerate infezioni nosocomiali quelle contratte e che si manifestano nella fase post ricovero. Le infezioni si posso avere per vari motivi quali, affollamento ed eccessive persone nelle camere o nella struttura ospedaliera,cattiva organizzazione degli ambienti della struttura e interventi invasivi specialmente nella chirurgia, nella ematologia e nella oncologia.Il fatto sostanzialmente è che se si contraggono infezioni in pazienti già debilitati, a rischio ed in una fase critica con basse difese immunitarie si rischia maggiormente la morte o gravi danni alla persona stessa. Abbiamo visto che il veicolo molto frequente con cui si passano queste infezioni,dette nosocomiali, sono le mani degli operatori sanitari che svolgono le pratiche terapeutiche; il solo lavaggio delle mani potrebbe prevenire il 25 % delle infezioni. Numerosi sono gli agenti infettivi: acinetobacter, pseudomonas aeruginosa, closridium difficle, klebsiella pneumoniae, staffilococco aureo infatti, vivono e proliferano negli ambienti ospedalieri e sono di difficile eradicazione poiché, talvolta, sviluppano delle resistenze ai più comuni disinfettanti che portano il paziente a richiedere in seguito un risarcimento per danno permanente o morte dato da questa infezione.
E’ molto importante inoltre che il personale sanitario e paramedico, osservino le più assolute regole di igiene, soprattutto nei contatti con il paziente debilitato che è facilmente preda di infezioni opportunistiche(infezioni sepsi).
Lo stesso dicasi per le attività di sostituzione di cateteri ed altri presidi che penetrano nel corpo del malato. Le infezioni urinarie sono molto diffuse negli ospedali italiani, ad esempio i batteri di Escherichia coli rappresentano il 40 % delle infezioni dovute a successiva malasanità. L’avvocato insieme al medico legale accerterà la malasanità in seguito a infezione in ospedale ed il risarcimento per il paziente leso dall’errore medico.
GRAVI ERRORI IN SALA PARTO GINECOLOGICI:
Quali sono i principali errori medici e pericoli durante il parto ? 1. Emorragia post partum: è una complicazione comune del parto, che può essere causata da un taglio cesareo, da lacrime uterine o da una bassa pressione sanguigna materna. 2. Shock materno: si può verificare durante il parto, a causa di una perdita di sangue, di un’infezione o di un trauma.
3. Distocia di spalla: può verificarsi quando una spalla del bambino è bloccata nella pelvi materna durante il parto. 4. Distocia di braccio: si verifica quando uno o entrambi i bracci del bambino sono bloccati nella pelvi materna. 5. Infezioni del tratto urinario: si possono verificare durante il parto, specialmente se la madre ha avuto un taglio cesareo.
6. Asfissia fetale: può verificarsi durante il parto e può essere causata da un’ostruzione del tratto respiratorio del bambino. 7. Prolasso della placenta: si verifica quando la placenta si sposta dalla sua posizione normale nell’utero e può essere pericoloso per il bambino e la madre. 8. Pre-eclampsia: una condizione grave che può presentarsi durante la gravidanza e comporta una pressione sanguigna elevata e proteine nelle urine.
Esempi di responsabilità medica in sala che hanno portato a gravi errori ginecologici durante il parto meritevoli di risarcimento danno medico sono la mancata diagnosi di placenta previa centrale un feto nato con diagnosi di tetra paresi spastica dovuta a prolungata ipossia cerebrale causata dal distacco di placenta e rottura d’utero con invalidità del bimbo al 100%. La Malasanità e danno medico – errore medico durante il parto per ipossia e ischemia del feto causate nel 90% dei casi da asfissia perinatale o asfissia neonatale; esse sono dovute ad una drastica diminuzione di ossigeno verso anidrite carbonica tra madre e feto. Ecco un caso recente in cui una bimba cerebrolesa ha ottenuto un risarcimento di 2 milioni per errore medico e malasanità. Avvocati per ottenere un risarcimento in seguito ad errore ginecologico in sala parto e difesa dei diritti del malato a Milano Monza Bologna Modena Palermo Foggia Ancona Genova Savona Sanremo Imperia Torino Pavia Roma Udine Trieste Reggio Calabria Caserta Napoli Bergamo Varese Pistoia Firenze e Pisa. Gravi casi durante il parto dovuti ad errore medico e malasanità implicano danni alla mamma dovuti a lacerazioni e perdita del suo utero a causa di emorragia; viceversa i danni possibili provocati da danno medico al neonato durante le manovre di parto possono essere la
morte del feto stesso per amniocentesi oppure sovente si sono riscontrate errate diagnosi prenatali con conseguente malasanità ginecologica ostetricia. Il 25 ottobre 2015 Risarcimento Salute è stato solidale con la Malasanità nel mondo specialmente per i 18 casi di neonati morti in 3 mesi per una infezione contratta in ospedale dai bambini poi deceduti causando malasanità . IMPORTANTE da sottolineare i problemi che si hanno spesso per parto distocico e distocia del feto (quindi il mal posizionamento del feto al momento del parto) che abbiamo analizzato dedicando una intera pagina all’argomento. PARTO DISTOCICO
Avvocati per paralisi cerebrale infantile dovuta a malasanità ti assistiamo per farti ottenere un risarcimento per i danni subiti dal bambino neonato a causa di errori del ginecologo della ostetrica e dell’ ospedale. Esistono vari tipi di paralisi cerebrale ed essa è causata da una lesione encefalica; errore medico che causa un danno di natura neurologica nel neonato bambino. A proposito di errori nel parto la vicenda seguita da TV e giornali riguardo la bambina rimasta tetraplegica in seguito ad un errore medico e malasanità sembra non avere fine per questa famiglia; dopo una sentenza di risarcimento milionaria favorevole ora la famiglia si vede minacciata da un ricorso in appello in cui l’assicurazione chiede la restituzione di una parte dei soldi in quanto presumono che la bambina morirà presto. Agli occhi di chiunque sembra davvero una richiesta imbarazzante anche solo da commentare ai limiti della sensibilità umana. Nel frattempo è stata confermata la responsabilità penale di una ginecologa dovuta al fatto che ci sia stato un errore medico evidente nelle manovre durante il parto che aveva causato la tetraplegia della neonata. Altro caso in essere (novembre 2019) ci si è chiesto se vi sia stato un danno da parto e decesso di mamma e neonato per malasanità presso l’ospedale di Roma dopo la notizia evidenziata da molti giornali riguardante il decesso durante il parto, inizialmente solo della madre, poi anche della figlia. Ovviamente sarà aperta un’inchiesta per verificare se nel reparto di neonatologia dell’ospedale vi sia stato un errore medico per dare delle risposte al padre rimasto solo.
Errore nella diagnosi prenatale ?
Purtroppo, come in qualsiasi campo della medicina, gli errori possono verificarsi anche nella diagnosi prenatale. Questi possono essere causati da molte ragioni, tra cui:
Errore umano: il personale medico può commettere errori di interpretazione dei risultati dei test o di valutazione delle immagini ecografiche.
Limitazioni tecniche: alcune tecniche diagnostiche hanno limitazioni intrinseche, ad esempio la villocentesi e l’amniocentesi possono causare un rischio di aborto spontaneo o altre complicanze.
Rischi legati alla gravidanza: alcune complicazioni della gravidanza, come la placenta previa o il posizionamento del feto, possono rendere difficile l’effettuazione di alcuni test.
Problemi con i campioni: i campioni di tessuti fetali prelevati possono essere di scarsa qualità o possono essere contaminati, portando a risultati errati.
Variazioni genetiche rare: alcune malattie genetiche sono rare e possono essere difficili da identificare con precisione.
È importante sottolineare che, purtroppo, non tutti i problemi del feto possono essere identificati con la diagnosi prenatale e che l’accuratezza dei test può variare in base alla tecnica utilizzata e alle condizioni individuali della gestante. Pertanto, la diagnosi prenatale dovrebbe essere sempre considerata come un’indicazione, piuttosto che una diagnosi definitiva.
PROBLEMI IN SALA PARTO E CESAREO ERRATO?
Cosa fare e come agire in caso di errore medico in sala parto e conseguente danno ginecologo al neonato o alla madre in cui ci sono lesioni permanenti al feto o alla mamma? Anomalie e complicanze del parto e nel travaglio danno sovente danni da parto per la madre o per il neonato quali danni celebrali encefalopatia distocie della spalla o del canale del parto ed asfissia neonatale per il bimbo. Gli errori più gravi spesso accadono durante il parto in cui neonato e madre rischiano la vita in seguito a manovre non corrette da parte dello staff medico ginecologico. Il parto è un momento delicato e purtroppo si hanno vicende di cesareo non corretto, danni celebrali al neonato, asfissia neonatale ed altre problematiche di danno medico al parto in Italia che cambiano la vita della famiglia e del neonato per sempre. Sono previste linee guida riguardanti il parto e la gravidanza per evitare danni da malasanità a cui ostetricia e ginecologia devono attenersi in caso di emorragia infezioni asfissia perinatale parto cesareo encefalopatia ipossico ischemica diabete e malformazione del feto.
Anomalie e complicanze del parto nel travaglio, malasanità in sala parto, purtroppo è frequente l’errore medico durante i parti e nella ginecologia in generale a discapito dei neonati che rischiano gravi danni celebrali, morte, invalidità tetraplegica, tetra paresi spastica dovuta a prolungata ipossia cerebrale causata dal distacco di placenta e rottura d’utero con invalidità del bimbo al 100%. Un altro grave errore medico è la mancata diagnosi di malformazione del feto o una grave sofferenza fetale dovuta ad ipossia del feto con conseguenze drammatiche per il neonato. Una mancata diagnosi di sofferenza fetale darà un danno da malasanità al feto di grossa portata. Inoltre si può avere la perdita del feto per amniocentesi o villocentesi o lesioni durante il parto per l’uso di ventosa e di forcipe. Per quanto riguarda il Il taglio cesareo resta un intervento chirurgico a tutti gli effetti, associato ad un maggiore rischio di errore medico, malasanità, mortalità per mamma e bambino. Ci occupiamo di risarcimento danni da parto a Milano Roma Monza Torino Bologna Firenze Como e in tutta Italia infatti Risarcimento Salute assiste le donne vittime di danno medico durante la gravidanza ed il parto per far ottenere loro il risarcimento. Risarcimento per errore danno da parto cesareo o vaginale o naturale in quanto i rischi di una gravidanza possono portare a causare questi danni negli ospedali a Milano Roma Rieti Frosinone Torino Napoli Monza Bologna Como Cagliari Caserta Bergamo Brescia Padova Pavia Alessandria Palermo e tutta Italia con danno ginecologico a discapito della mamma o del neonato bimbo con manovre errate tramite ventose forcipe che possono dare danni celebrali ed emorragie lacerazione alla vagina o all’ano.
NB : TUTELIAMO ANCHE I CITTADINI CHE HANNO PROBLEMI NEL FRASI PAGARE LE OPERAZIONI SANITARIE FATTE A PAGAMENTO MA POI NON RICONOSCIUTE DALLA LORO ASSICURAZIONE PRIVATA. Esempio: operazioni fatte privatamente presso struttura sanitaria a pagamento (spesso sono costi di migliaia di euro) poi non riconosciute per motivi da accertare dalla compagnia assicurativa che nega il rimborso.
I PRINCIPALI ERRORI MEDICI IN OSPEDALE:
I settori dove si sono registrati maggiori errori sono l‘ortopedia e traumatologia con circa il 20% dei danni totali; segue la chirurgia generale superiore al 10 % del totale. Nel reparto di ostetricia / ginecologia si hanno il 10 % degli errori e spesso sono situazioni molto delicate per neonato o madre.
I problemi principali sono le errate o mancate diagnosi e le terapie sbagliate; ma non vanno sottovalutate le infezioni contratte in ospedale che sono migliaia in Italia e possono portare al decesso di un paziente già molto provato. Negli ultimi anni le regioni che hanno speso maggiormente per cause di errore medico sanitario sono state in Italia la Sicilia la Toscana la Calabria la Puglia e l’Abruzzo; in queste zone i maggiori esborsi per risarcimento da malasanità. Le regioni più virtuose invece sono risultate il Trentino la Liguria ed il Piemonte dove i danni sanitari ed i conseguenti risarcimenti per errore medico sono stati minori.
Se per una poco attenta assistenza da parte di infermieri e medici dopo l’operazione un soggetto peggiora il proprio stato di salute che tipo di responsabilità ci sono? Prima di tutto bisogna capire se vi è stata negligenza da parte di infermieri e dottori nel curare e dare assistenza post operatoria; ad es errati farmaci, cure non adeguate, monitoraggio non attento che porti però ad una danno fisico a vita o temporaneo. Ogni caso post operatorio presenta differenti cure quindi ogni cura al paziente dovrà essere valutata e non creare un danno altrimenti i sanitari dovranno risponderne a livello legale.
Problemi al pronto soccorso con errori medici che possono portare ad un danno al paziente specialmente se vi siano carenze o negligenze; succede che in presenza di molti pazienti, che necessitano di cure immediate, ci sia troppo poco personale e quindi non viene garantito un servizio ottimale. Inoltre errori in fase di triage (la scelta del codice verde rossi gialli o bianchi) possono gravare e portare a situazioni complesse che medici e sanitari con maggiore esperienza e con turni meno gravosi di lavoro e stanchezza potrebbero evitare. I dati dei problemi al pronto soccorso ci dicono che l’1 % dei casi che arrivano sono in codice rosso, mentre i codici verdi sono più del 65 % dei casi totali in Italia. Nel pronto soccorso bisogna avere medici di esperienza per una corretta prima valutazione del pazienze onde evitare errori che potrebbe portare a errore medico e malasanità.
Risarcimento trasfusione infette Epatite C e Aids:
Risarcimento per gli scandali del sangue infetto negli anni 80 e 90 che hanno fatto contrarre epatite C e Aids (virus Hiv ed epatiti) ai pazienti tramite trasfusione sono sicuramente meritevoli di risarcimento danni per malasanità. Da considerare inoltre risarcibili perchè causano un danno la mancata diagnosi di un infarto al pronto soccorso per mancanza di accertamenti corretti o altre patologie che potrebbero risultare un errore medico fatale se non correttamente diagnosticate dai medici stessi. Fonte:(Cassazione Civile) .Un esempio invece di Danno medico molto grave per un neonato non trasfuso a Roma ha portato ad un maxi risarcimento da malasanità di 3 milioni di euro. Risarcimento diritto del malato danno medico Milano Roma.
ATP : Accertamento tecnico preventivo
L’ accertamento tecnico preventivo può permettere una soluzione della vicenda di malasanità in tempi molto brevi (in genere entro i 6 mesi) rispetto ai tempi più lunghi dell’ordinaria procedura giudiziale.
Il consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice provvederà ad un accertamento delle cause e ad una quantificazione dei danni subiti dal paziente vittima di errore medico e malasanità.
E’ giusto dire che fare un accertamento tecnico preventivo ha dei costi per il cliente che però saprà in breve tempo se riceverà o meno un risarcimento per danno da Malasanità e soprattutto non rischierà la soccombenza processuale di un normale processo in 1′ grado dove si hanno poi le spese degli avvocati di controparte. In caso invece di gratuito patrocinio il cliente potrà fare un ATP a spese dello stato.
Importante il report fatto nel 2023 da Euripes e Enpam sui dati degli accertamenti tecnici preventivi (Atp) fatti presso il tribunale di Roma dopo l’introduzione della legge Gelli che ne analizza oltre 1300 Atp in ambito civile.
Il 65% degli accertamenti tecnici preventivi si è concluso a favore del paziente leso. Quindi 2 casi su 3 di malasanità si sono conclusi con Atp che evidenziano un errore medico riconosciuto dai periti del tribunale di Roma. I settori in cui si sono avuti maggiori problemi di errore medico sono stati ortopedia, chirurgia e infettivologia con quasi il 50 % dei casi di malasanità.
DANNO OCULISTICO VISIVO ALL’ OCCHIO DEL PAZIENTE :
Gli errori medici in ambito oculistico si possono verificare sia in un ritardo diagnostico che nel trattamento chirurgico errato della patologia all’occhio del paziente. Notevole è il volume casistico nella chirurgia della cataratta ed in particolare le sue complicanze del posizionamento di lenti intraoculari per la correzione di difetti visivi. Particolarmente importanti sono i danni legati ad un intervento ritardato o scorretto del glaucoma dell’occhio; accadono inoltre problematiche nelle varie patologie della retina: retinopatia diabetica, degenerazione maculare, distacco di retina, degenerazioni e lesioni retiniche che portano a numerose complicanze talvolta per errore medico oculistico. Si sono verificati infine errori nella chirurgia Laser durante il trattamento di numerose condizioni patologiche della retina, del cristallino, della cataratta e del glaucoma con conseguenze indesiderate per il paziente quali la perdita dell’occhio e danno biologico conseguente. Il giornale il Resto del Carlino evidenzia un problema di malasanità risarcito dopo anni riguardante un intervento laser che aveva poi alterato e diminuito la vista dell’occhio del paziente. La prima sentenza sembrava negativa ma è stata poi la Corte d’Appello a ribaltare il tutto e a far dare più di 150.000 euro al paziente leso per l’errore medico subito all’occhio ed al visus.
QUALI POSSONO ESSERE I DANNI NEUROLOGICI IN SEGUITO AD INTERVENTO ALLA SCHIENA E ALLA COLONNA VERTEBRALE ?
I danni neurologici più comuni in seguito a un intervento alla schiena o alla colonna vertebrale possono includere lesioni al midollo spinale, paralisi, intorpidimento, debolezza muscolare, formicolio, dolore, problemi di coordinazione, perdita di sensibilità, problemi di controllo della vescica e dell’intestino, e problemi di memoria e di apprendimento.
Problemi neurologici in seguito ad errore medico : se si ritiene di aver subito un errore medico che abbia causato problemi neurologici è importante cercare assistenza medica da un professionista qualificato medico legale e un avvocato specializzato in casi di malasanità per discutere della tua situazione e le possibili azioni legali per danno neurologico da intraprendere.
Fondamentale sarà raccogliere tutte le informazioni pertinenti, inclusi documenti medici, referti, risultati di test e qualsiasi altra prova che possa sostenere la causa. Un avvocato specializzato in errore medico può aiutarti a valutare le tue opzioni legali e guidarti attraverso il processo legale, se ritieni che ci sia una base valida per un risarcimento.
Cosa è la neurologia e quali sono i problemi maggiori che succedono : la neurologia si occupa dello studio e della gestione delle malattie e dei disturbi del sistema nervoso. Questo comprende il cervello, il midollo spinale, i nervi periferici e i muscoli. I medici specializzati in neurologia sono chiamati neurologi.
I problemi neurologici possono avere una vasta gamma di cause e presentazioni, e possono influenzare diverse aree del sistema nervoso. Alcuni dei problemi neurologici più comuni includono malattie cerebrovascolari: ictus, emorragie cerebrali e occlusioni dei vasi sanguigni nel cervello. Possono causare sintomi come perdita di funzione motoria, problemi di linguaggio, difficoltà cognitive e disturbi dell’equilibrio che se non capiti o valutati subito dal medico possono portare a gravi danni. In genere gli errori medici di tipo neurologico riguardano la mancata o una errata diagnosi.
MALASANITA’ E COVID: In un momento storico in cui il coronavirus covid 19 ha esposto medici e infermieri non protetti da idonee misure di precauzione è fondamentale tutelare chi subisce malasanità quali operatori, sanitari, infermieri e dottori che contraggono il virus con gravi conseguenze per la loro salute. Con il Decreto Cura Italia il governo ha previsto per i contagiati sul posto di lavoro (medici, infermieri, dottori) che l’Inail tuteli tali lavoratori che incolpevolmente hanno subito danni fisici dal virus covid 19. La disorganizzazione degli ospedali ed il mancato rispetto delle tutele dei lavoratori implica una dovuta tutela per la categoria di medici, infermieri e sanitari.
RISARCIMENTO SALUTE PER DANNO DA AMIANTO:
Risarcimento Salute si occupa in Italia anche dei risarcimento per danni da amianto che hanno causato tumore e mesotelioma è possibile essere assistito e tutelato da legali specializzati. Come agire e tutelarsi per danni da amianto e mesotelioma? Spesso il lavoratore si trova dopo anni a doversi tutelare per avere un risarcimento da amianto dopo aver lavorato in società quali le ferrovie dello stato, in marina, nei cantieri navali o in aziende a stretto contatto con l’amianto. Risarcimento danni da amianto e tumore mesotelioma per i lavorati delle ferrovie dello stato ferrovieri inail assistenza legale tramite avvocati specializzati associati a Milano Torino Napoli Bologna Palermo Pavia Voghera Taranto Alessandria Cagliari Torino Roma Napoli Genova Savona La Spezia Firenze Pistoia Rieti Frosinone e tutta Italia. Risarcimento una tantum di 5600 € però l’importo è stato aumentato a 10 mila € nel 2020. L’indennità una tantum può essere richiesta da chi è stato esposto direttamente all’amianto. I dati dell’osservatorio nazionale amianto (ONA) già nel 2015 quantificava in 4500 casi di tumori polmonari e mesotelioma; vi sono inoltre altre varie forme tumorali dovute all’esposizione all’amianto (es tumori alla laringe, allo stomaco). Le categorie con più alta incidenza di mesotelioma da amianto sono quello edile, il settore militare ed il settore dei lavoratori delle Ferrovie dello Stato. Il picco di malati di mesotelioma in seguito alla esposizione ad amianto leggendo la cronaca si sta spostando dal 2021 al 2023 e comunque rientrerà per molti esperti nella decade 2020 / 2030.
Per informazioni sul danno da mesotelioma amianto in Italia visualizzare la pagina del nostro sito RISARCIMENTO AMIANTO
LEGGE GELLI BIANCO:
1 giugno 2022: il governo sta valutando una nuova proposta di legge riguardante la responsabilità medica in seguito a malasanità. Il primo cambiamento sarebbe la responsabilità contrattuale dei medici e sanitari con prescrizione decennale (10 anni di tempo per agire). Vi era già stata una modifica nel 2017 con la legge Gelli Bianco.
Inoltre l’ospedale risponderà in caso di errore medico se fosse accertata una carenza organizzativa o di malfunzionamento all’interno della struttura stessa che hanno contribuito a ledere il paziente.
A livello penale la proposta tende ad abolire il reato di omicidio / lesioni personali colpose per i medici(prima si escludeva la loro punibilità se avevano rispettato le linee guida).
Si parla di concludere la riforma di legge entro l’estate 2022.
LEGGE 104:
La legge 104/92 ha segnato un punto di svolta significativo per quanto riguarda la tutela delle fasce più deboli della popolazione e il riconoscimento di aiuto e assistenza ai familiari di soggetti più fragili.
La legge, in ossequio al principio di uguaglianza formale e sostanziale sancito all’art 3 della Costituzione, si pone alcuni importanti obiettivi: abbattere gli ostacoli sociali che peggiorano la qualità della vita di soggetti portatori di handicap gravi, combattere l’emarginazione sociale e promuovere l’integrazione piena dei soggetti invalidi nella società, puntare a un recupero almeno parziale che possa ridurre il gap tra soggetti disabili e non e, infine, fornire aiuti alle famiglie.
I primi articoli della legge chiariscono in modo preciso chi sono i soggetti che rientrano nelle categorie interessate e quali sono i requisiti per ottenere i benefici della legge stessa.
Nel corso di questi trent’anni di applicazione, la normativa ha subìto alcuni cambiamenti anche grazie al contribuito della giurisprudenza, che anche di recente ne ha ampliato i confini.
RESPONSABILITÀ MEDICA E DIRITTO SANITARIO
Quali sono i problemi di un errore nella intubazione del paziente in sala operatoria?
I problemi di un errore nella intubazione di un paziente in sala operatoria possono includere:
1. Possibili lesioni al sistema respiratorio causate da un’intubazione impropria o errata.
2. Possibili danni alla trachea o al tratto respiratorio.
3. Possibilità di complicazioni respiratorie.
4. Possibilità di sviluppare infezioni respiratorie.
5. Possibilità di una reazione allergica al tubo.
6. Possibilità di danni al tessuto della trachea o delle vie aeree.
7. Possibilità di danni alla laringe, alla bocca o alla faringe.
Quale è la differenza tra danno temporaneo e danno permanente fisico?
Il danno temporaneo è un tipo di danno che limita l’attività della vittima solo per un determinato periodo di tempo, ad esempio una problematica che impedisce di fare movimenti per alcune settimane/mesi. In contrasto, il danno permanente fisico è una lesione o un danno che la vittima porta con sé per tutta la vita. Ad esempio, la perdita di un dito o la paralisi di una parte del corpo possono essere considerati danni fisici permanenti. In generale, il danno permanente fisico ha maggiori ripercussioni sulla qualità di vita della vittima rispetto a quello temporale, poiché può influenzare la capacità di svolgere attività quotidiane e in alcuni casi limitare la possibilità di lavoro o di carriera. Proprio per la gravità del danno permanente si ha un risarcimento economico per la vittima di errore medico molto maggiore rispetto al danno temporaneo.
Blog sulla malasanità notiziario sulla sanità italiana e articoli sui risarcimenti scaturiti in seguito a danno medico in Italia negli ultimi anni. Ci occuperemo prima di tutto di dare risposte e di informare i cittadini italiani riguardo a tutte le informazioni mediatiche dei telegiornali e dei giornali sui diritti, salute, sanità e ovviamente sul tema centrale che è la malasanità. TROVATE TUTTO ALLA PAGINA BLOG MALASANITA’ IN QUESTO SITO.
Come chiedere un risarcimento per errore medico e danno medico che tutela i diritti del malato in Italia? E’ bene valutare con attenzione la presenza di un errore medico e l’eventuale risarcimento. Per far valere i DIRITTI DEL MALATO è opportuno essere seguiti e consigliati da un avvocato che conosca in modo specifico le leggi riguardanti il risarcimento anni per malasanità. Se il medico legale, tramite la documentazione sanitaria completa del paziente, reputa con una visita medico legale e perizia positiva la possibilità di agire per errore medico ci si avvia a valutare il danno e l’eventuale risarcimento.
La riforma Gelli ha sicuramente fatto molto discutere nel 2016 sulle varie possibilità di limitare la medicina difensiva e tutelare maggiormente la classe medica dinnanzi ad una denuncia di malasanità da parte del paziente che si ritenga leso. Si è calcolato che svariati miliardi sono spesi ogni anno in visite ed esami inutili perchè prescritti da dottori preoccupati da una azione penale o civile nei loro confronti per responsabilità medica. Dopo mesi di trattative politiche promosse dal deputato del Pd Gelli, sono stati approvati vari articoli del decreto legge proposto sulla riforma della responsabilità medica nei primi mesi del 2017 ed è definitivamente entrato in vigore nella primavera del 2017.Sembra una riforma equilibrata tra paziente e dottore in cui entrambi risultano maggiormente tutelati ;il medico a livello penale avrà maggiori garanzie, purchè segua le linee guida previste, mentre per il cittadino si snellirà e velocizzerà l’azione risarcitoria grazie all’introduzione dell’accertamento tecnico preventivo, ATP, che taglierà di molto le tempistiche del risarcimento. Si avrà una perizia redatta da un medico legale nominato dal tribunale che darà a priori prima della causa un suo parere sulla sussistenza o meno di un danno medico che presumibilmente diminuirà le cause per malasanità nel caso l’ATP risulti negativa già in prima battuta. Allo stesso tempo se positiva favorirà la trattativa tra avvocati e assicurazione della struttura sanitaria – medico per una celere chiusura a favore della vittima di errore medico. Altro vantaggio per il paziente sarà la possibilità di avere la cartella clinica in brevi tempi (si parla tra i 7 e 15 giorni), l’obbligo da parte delle strutture ospedaliere di assicurarsi ed infine un vero fondo di garanzia istituito per garantire i risarcimenti da responsabilità medica.
Malasanità ed errore del dentista durante impianto dentale? danno medico dentistico di implantologia a Milano Roma Bologna Torino Monza Napoli Messina Pescara Ancona Bari Cagliari Padova Vicenza Verona Venezia Bergamo Brescia Firenze Pistoia Perugia Isernia Campobasso Catanzaro e in tutta Italia? Un impianto dentale è quando sostituiamo artificialmente la radice del dente, questa operazione a volte implica un errore e danni al paziente a livello di impianto dentale che sfociano in rotture o infiammazioni e rigonfiamento dei tessuti . Altri problemi per errore del medico dentista quando l’impianto è fatto male sono un danno ai nervi ed un impianto non attaccato bene ai denti. Studio legale per danno errato impianto dentale a Milano Monza. Altra domanda che sorge spontanea quando si hanno problemi di errore dentistico: è bene chiedere DIRETTAMENTE il rimborso del danno all’assicurazione del dentista? Non proprio, semmai è bene tentare di trovare un accordo con tale assicurazione facendosi assistere da un avvocato specializzato in danni dentistici ed errori in implantologia che sono le problematiche dentistiche più frequenti e più rischiose di danno elevato sia economico che fisico per il paziente leso da malasanità. Milano 2017
Come comportarsi per avere un risarcimento da malasanità in seguito ad un intervento di protesi all’anca o al ginocchio errato che da difficoltà motorie e nel camminare al paziente? Prima di tutto affidarsi ad una valutazione medico legale per capire i veri danni accorsi dopo l’operazione all’anca e all’innesto della protesi, dopo di che solo in presenza di perizia medico legale positiva affidarsi al legale che porterà avanti una trattativa stragiudiziale con l’assicurazione della sanitaria per cercare di chiudere il sinistro con un equo compenso al paziente vittima di malasanità e danno medico. La domanda ci è stata posta perchè sono varie le lamentele per protesi errate che stanno affliggendo i pazienti (e dopo l’allarme delle tangenti prese dai medici dell’ospedale di Monza sulle protesi stesse ora inquisiti); inoltre a Bologna è accaduto un grave fatto di malasanità per errato intervento all’anca (protesi) in cui i dottori accusati e denunciati non si accorsero per 48 ore di una emorragia interna dovuta alla lesione della arteria durante l’intervento chirurgico. Dopo lo scandalo finito sui giornali a Milano per protesi errate e tangenti prese dai medici specialisti al Pini le richieste da parte degli utenti che si sentono truffati dal sistema sanitario sono aumentate esponenzialmente.
Diritto alla famiglia: il servizio sanitario deve assistere in ogni modo possibile le famiglie dei malati, che hanno un ruolo fondamentale nell’assistenza dei propri cari.
Diritto alla decisione: il malato ha diritto a poter decidere per la sua salute circa i trattamenti e le terapie, fermo restando il necessario apporto del medico.